Incendio in centro a Varese: il 50enne confessa. Ma nessun contenzioso con il Comune

legnano polizia malpensa spaccio

VARESE – Nessun contenzioso con il Comune di Varese dietro il rogo non di via Veratti ma di via Robbioni. E’ bene precisarlo perché in via Veratti il Comune non ha alcuna proprietà. Il 50enne arrestato per l’incendio divampato ieri, martedì 28 maggio, ha ammesso davanti al pubblico ministero Lorenzo Dalla Palma di aver appiccato il fuoco. L’uomo, prima di dare alle fiamme l’appartamento ha chiuso il gas: il segnale che non voleva fare del male a terzi. La palazzina, altrimenti sarebbe potuta esplodere.

Perizia psichiatrica

Oggi, martedì 29 maggio, l’assessore ai Servizi Sociali Roberto Molinari insieme ad una collaboratrice, ha fatto un sopralluogo per verificare le condizioni dell’alloggio. Il 50enne arrestato con l’accusa di incendio doloso non era seguito dai servizi sociali. Tuttavia il dubbio degli inquirenti è che l’uomo abbia un deficit psichico seppur mai diagnosticato. In questo senso se l’autorità giudiziaria predisponesse una perizia sarebbe fondamentale per accertare l’accaduto.

La decisione di Regione Lombardia

L’alloggio andato a fuoco è da inquadrarsi in un alloggio ex 118, tipologia di sostegno per chi ne ha necessità, cancellata da Regione Lombardia. In seguito alla decisione regionale il Comune di Varese si è applicato per trovare soluzioni alternative a chi ne aveva bisogno. Il punto è che l’alloggio in questione era stato assegnato alla madre del 50enne, oggi trasferita in una struttura di sostegno, di conseguenza il 50enne non aveva più diritto a restare lì. Il rogo sarebbe una sorta di vendetta per lo sfratto subito ma il soggetto in questione sarebbe da considerarsi fragile una perizia in tal senso sarebbe determinante per poterlo aiutare.

varese incendio via veratti – MALPENSA24