Varese, “La Civica” scende in campo: «Prima i progetti. Poi le alleanze. Forse»

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VARESE – «Sì alle idee, no alle ideologie. Ci interessa fare per Varese, non per compiacere i partiti o chi ha degli interessi da portare avanti». Mauro Gregori, che insieme a Andrea Zanotti, rappresenta il volto de La Civica, compagine aderente al civismo «Più vero», come il nome scelto rende lampante, pronta a scendere in campo per le amministrative 2021.

Il simbolo di la Civica

Il simbolo è già pronto e, a sua volta, è eloquente rappresentazione degli intenti di quello che oggi è un Comitato di lavoro già operativo: «Il bianco e il rosso sono i colori della città – spiega Gregori – La Torre Civica non soltanto è l’unico simbolo civico di Varese, riconosciuto da tutti, ma rappresenta anche un’occasione persa per la città da chi non ha saputo riconoscerla». La Torre Civica è chiusa al pubblico da sempre: «Mille ragioni accampate: pericolosa, con l’impianto elettrico da rifare, i parapetti da alzare – spiega Gregori – Poi arriva il Fondo Ambiente Italiano, la apre in occasione delle Giornate Fai, tutti ci salgono e tutti comprendono che quelle accampate per giustificare la non fruizione da parte del pubblico di una vista mozzafiato sulla città, erano soltanto scuse». Gregori precisa: «La Torre immotivatamente chiusa, senza che vi sia la volontà di renderla accessibile seppur con uno sforzo contenuto, rappresenta il nostro “non modo” di intendere l’amministrazione di una città».

Prima i progetti. Poi le alleanze. Forse

Pochi giorni fa Gregori e Zanotti si erano appellati ai varesini: «Siamo pronti al confronto e al lavoro con chiunque voglia operare per Varese. Contattateci». La risposta li ha quasi «Messo in imbarazzo. Decine di messaggi di sostegno. Persone che, senza nemmeno chiederti i dettagli, hanno risposto “noi ci siamo” – spiega Gregori – Abbiamo in questi giorni avuto contatti con parecchi appartenenti alla società civile che a Varese hanno un peso decisamente alto sul fronte dell’autorevolezza – aggiunge – In questa fase non vogliamo parlare di nomi, sottolineo, però, che si tratta di persone che si sono sempre impegnate per la città concretamente senza mai avere a che fare con ruoli politici, perché la vecchia politica riciclata non ci interessa». Gregori spiega anche cosa significa La Civica: «A Varese oggi nessuna compagine politica può stringere alleanze poggiate esclusivamente su progetti condivisi – spiega – Troppi personalismi: io quello non lo voglio, con quell’altro non ci sto. Ma è così difficile individuare un obbiettivo comune per migliorare la città e creare un gruppo di lavoro serio per realizzarlo? Lo è se bisogna dare il contentino ai partiti. Noi non abbiamo di questi problemi». Per questo «Oggi stiamo lavorando alla stesura di progetti concreti. Veri, fattibili, per andare a migliorare Varese. Idee, non ideologie. Una volta individuati questi obbiettivi potremo anche parlare di eventuali alleanze. Alleanze che, gioco forza, poggeranno solo ed esclusivamente sulla volontà condivisa di lavorare per raggiungere dei traguardi per la città».

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