Ciclabile di viale Alfieri-Pirandello, la maggioranza di Busto ancora non decide

busto lega antonelli giunta

BUSTO ARSIZIO – La pista ciclabile di Sant’Edoardo mette zizzania nel centrodestra. S’ha da fare oppure no? Da più parti arrivano bordate contro l’iniziativa già approvata in giunta, con la proposta di accantonare il progetto o di perseguire soluzioni alternative, osteggiato da una parte del quartiere e già rinviato a dopo l’inizio delle scuole. Ma nel vertice di maggioranza, presenti i segretari di partito ma assente il sindaco, non si arriva ancora ad una decisione definitiva. Toccherà al sindaco e alla giunta fare una scelta di sintesi.

Il summit

Il vertice di maggioranza di lunedì sera, 28 settembre, si è tenuto nonostante l’assenza (giustificata) del sindaco Emanuele Antonelli. Convocato originariamente per discutere, tra l’altro, della proposta della vicesindaco e assessore allo sviluppo del territorio Manuela Maffioli di prorogare di un anno le agevolazioni per i dehors, che tanto successo hanno riscosso in questi mesi di riaperture dopo il lockdown, la riunione ha finito per impantanarsi soprattutto sulla pista ciclabile di viale Alfieri e viale Pirandello, sul cui destino la maggioranza non ha ancora le idee chiare. Alla fine su entrambe le questioni la seduta è stata tolta con un nulla di fatto, come capita spesso nel composito centrodestra bustocco, anche perché s’era “fatta una certa” e palazzo Gilardoni doveva chiudere.

Il rebus della ciclabile

Il putiferio si è creato soprattutto sul dibattito sulla ciclabile di Sant’Edoardo. Nel mirino sono finiti, da un lato l’assessore alla viabilità Max Rogora, che insiste per procedere senza indugi con la sperimentazione della pista ciclabile sui marciapiedi, aprendo a modifiche al tracciato originario. Da più parti (Fratelli d’Italia, Busto Grande, Idee in Comune, ma anche da qualche leghista) sono state sottolineate le criticità del progetto, controverso e da modificare. Eventualmente trovando soluzioni alternative, come quella di ricorrere alle vie parallele dell’asse Alfieri-Pirandello. Poi il commissario di Forza Italia Gigi Farioli, contestato per aver ammesso quello che ormai in molti pensano, vale a dire che probabilmente sarebbe saggio rivalutare un progetto così controverso, e diventato di complicata realizzazione, andando avanti oppure accantonandolo per evitare il rischio di schiantarsi, vanificando l’intero piano delle ciclabili. Anche perché lo stesso assessore azzurro, insieme alla giunta, quel progetto, che va ad intercettare una parte dei fondi stanziati dal ministero delle infrastrutture per la mobilità sostenibile, lo aveva approvato. «In fiducia». Alla fine l’unica sintesi emersa, al di là delle polemiche, è quella di verificare una soluzione alternativa prima di procedere ad un’eventuale sperimentazione. Ora però occorre decidere. E spunta anche l’ipotesi di spostare quei fondi su altri percorsi dedicati alle biciclette, nell’ambito del piano redatto dopo il lockdown con il supporto di Legambiente.

Verso le elezioni

Insomma, un centrodestra che sembra andare in ordine sparso, con una navigazione incerta. E resa ancor più complicata, come se ce ne fosse bisogno, dai “casi” più recenti, con il consigliere della Lega Livio Pinciroli prima, e il “battitore libero” del gruppo misto Diego Cornacchia poi, che l’hanno letteralmente giurata al sindaco, promettendo di togliergli il loro appoggio. Il tutto mentre si avvicina la “scadenza” prospettata dal sindaco Antonelli di una decisione sulla sua ricandidatura in vista delle elezioni del 2021. Una partita che si intreccia con quella della riconferma alla presidenza della Provincia, che potrebbe non essere così scontata. Si prevede un autunno caldo.

busto arsizio maggioranza ciclabile – MALPENSA24