Busto, congelata la pista ciclabile di viale Alfieri: si farà, ma si studiano modifiche

BUSTO ARSIZIO – La ciclabile sui marciapiedi di Sant’Edoardo si farà, ma solo dopo l’inizio delle scuole. Se quella di viale Stelvio verrà realizzata nei tempi previsti, quella che corre lungo viale Alfieri e viale Pirandello verrà sottoposta ad una revisione del progetto, sulla base delle criticità emerse in alcuni punti del tracciato, e ancora da risolvere. Lo ha deciso la giunta, alla luce dei nuovi sopralluoghi effettuati ieri, 17 agosto, alla presenza del sindaco Emanuele Antonelli, della vicesindaco e assessore al commercio Manuela Maffioli e di alcuni commercianti e cittadini del quartiere. Oltre che della discussione politica a margine della riunione dell’esecutivo di oggi. Nessuna retromarcia, ma un rallentamento del progetto, che verrà ritoccato. Tra le ipotesi, c’è anche quella di far correre per alcuni tratti le biciclette lungo la strada (rinunciando a qualche parcheggio) nei punti in cui ci sono ostacoli insormontabili.

L’approfondimento

Il ritorno a Busto Arsizio del sindaco Emanuele Antonelli – rientrato per due giorni dalle ferie in occasione della riunione di giunta – è stata l’occasione per approfondire, anche politicamente, la controversa questione della pista ciclabile di viale Alfieri e via Pirandello, da giorni oggetto di pareri contrastanti nel quartiere, dopo l’approvazione in giunta del progetto definitivo. Dopo che nei giorni scorsi la vicesindaco Manuela Maffioli, particolarmente interessata in quanto abitante del quartiere di Sant’Edoardo, aveva effettuato un sopralluogo insieme ad alcuni commercianti e residenti, ieri anche il sindaco ha voluto verificare sul campo la situazione, insieme al segretario cittadino della Lega, Francesco Enrico Speroni, che difende a spada tratta il progetto, proposto dall’assessore leghista alla viabilità Max Rogora, in tandem con la delegata all’ambiente (di Forza Italia) Laura Rogora. Un’analisi sul campo, da cui sono scaturite una serie di riflessioni, che non hanno però modificato sostanzialmente l’orientamento della maggioranza di governo. Il progetto ciclabili, insomma, non si ferma, anche se verrà realizzata per prima la pista di viale Stelvio, quella che conduce all’ITE Tosi. Possibilmente, in tempo per l’inizio delle scuole, a metà settembre.

Prima viale Stelvio

La ciclabile di viale Alfieri e viale Pirandello non verrà invece realizzata subito, ma solo dopo l’inizio delle scuole, dando tempo ai tecnici di operare una rivisitazione del progetto, sulla base delle indicazioni ricevute. «Qualche criticità è emersa – ammette Speroni – si terranno presenti alcune richieste del quartiere, ma le piste ciclabili, come le strade, sono di tutti e non solo di chi vive nel quartiere in cui transitano, quindi il progetto verrà portato avanti. D’altra parte, anche su Accam non decidono solo gli abitanti di Borsano». La linea è quindi quella di non rinunciare all’idea della pista sui marciapiedi, trovando soluzioni per alcuni punti critici sul tracciato, ad esempio dove ci sono i dehors dei locali o dove il marciapiede si stringe per la presenza delle aiuole, o ancora davanti all’ingresso delle scuole e della chiesa. Si ipotizzano ad esempio alcuni tratti di pista sulla carreggiata stradale, per ovviare a queste situazioni potenzialmente pericolose.

Speroni non indietreggia

«Come è stata fatta la ciclabile sul marciapiede nel primo tratto di viale Stelvio o sull’asse viale Cadore-viale Trentino, così si può fare anche in viale Alfieri-viale Pirandello – resta convinto il leghista Speroni – a chi obietta che i pedoni rischieranno di essere travolti dai ciclisti, ricordo che oggi i ciclisti rischiano di più a pedalare sulle strade e meritano di essere salvaguardati. Ad oggi non risulta una particolare incidentalità sulle piste ciclabili, se una volta realizzata dovessimo verificare che ci sono dei pericoli, siamo sempre in tempo a tornare indietro».

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