Varese, Luca Conte (PD): «Maroni e la Lega sono contrari al taglio della Tari»

VARESE – «Maroni, candidato sindaco in pectore del centrodestra, ha bocciato la riduzione della Tari, tanto che ieri (giovedì 25 settembre) in consiglio ha votato contro». Lo afferma Luca Conte, presidente della Commissione Bilancio e capogruppo del Partito Democratico.

La nota di Conte

Un esordio in grande stile quello del candidato sindaco in pectore del centro destra Roberto Maroni: la giunta propone un taglio alle tariffe rifiuti per i varesini e per le attività produttive e commerciali della città e l’ex governatore ed il suo gruppo votano contro.

Può sembrare incredibile, eppure è quanto accaduto ieri sera a Palazzo Estense.

Durante il consiglio comunale si è infatti licenziato il nuovo Regolamento Tari e le correlate tariffe 2020. In particolare l’amministrazione Galimberti ha quest’anno introdotto uno sconto di ben 800 mila euro distribuito sulle varie categorie, con riduzioni che, in alcuni casi, sfiorano il 50% della parte variabile della tariffa, ma tale scelta ha trovato la ferma opposizione ed il voto contrario della Lega.

Certo la cosa non stupisce visto che proprio quando governava la Lega a Varese i cittadini e gli operatori commerciali pagavano una media del 15% in più rispetto ad oggi. Noi siamo certamente soddisfatti di aver potuto portare, grazie al lavoro dell’assessorato guidato da Cristina Buzzetti e alla collaborazione dei colleghi Perusin e De Simone, un sollievo ai varesini in questo momento economico tanto difficile. Ci resta un solo rammarico: non aver potuto fare di più ed in particolare non aver potuto utilizzare i 300 mila euro di avanzo di amministrazione per ridurre ulteriormente la Tari. La legge lo auspicava e lo consentiva a molti comuni, ma non al Comune di Varese.

Grazie alla “virtuosa” amministrazione leghista degli anni passati, infatti, è questa la cifra che il Comune di Varese ha obbligo di vincolare annualmente per un trentennio e destinare al risanamento del disavanzo creato da chi, oggi, vorrebbe tornare a guidare la città e amministrarne il bilancio.

Risponde la Lega

«Ho votato contro perché non c’è un progetto complessivo di rilancio per le imprese, ma solo una serie di riduzione spot  – ha risposto il consigliere della Lega Marco Pinti –  mi sembra che l’amministrazione Galimberti non abbia colto la gravità della situazione economica che Varese sta vivendo con l’emergenza Coronavirus. Si vede dal fatto che non ha in previsione un radicale cambiamento della politica dei parcheggi, ne coglie la necessità di iniziative che abbiano come fulcro i commercianti. Andare a ridurre l’aliquota della Tari è solo una presa d’atto del fatto che tutti stanno consumando di meno. E’ quasi un atto dovuto: non c’è però quella capacità e visione di cui ha bisogno Varese di fronte alle nuove sfide»

Come cambia la Tari con i tagli

Ecco alcuni esempi di come cambiano le tariffe. Nel caso di un ristorante, pizzeria o trattoria di circa 300 metri quadri di superficie si passa da una bolletta di 8527 euro all’anno nel 2016 ad una di 6681 con uno sconto sulla tariffa di 1846 euro, con una riduzione di oltre il 21%.

Un negozio di abbigliamento di 1320 metri quadrati di superficie passa invece dagli 8392 euro all’anno del 2016 ai 6463 euro nel 2020 con una riduzione di oltre il 22%. Se invece si prende il caso di un albergo senza ristorante, con circa 1502 metri quadrati di superficie, la tariffa beneficerà di uno sconto del 15%.

Riduzioni sostanziose anche per bar, caffè e pasticcerie. In questo caso se si analizza l’esempio di un locale di 215 mq la bolletta passa dai 4093 euro del 2016 ai 3.387 euro del 2020 mentre per il caso di un negozio di abbigliamento, calzature o altre beni, con circa 150 mq di superficie, il risparmio in bolletta sarà di quasi il 23 %, con una riduzione che passa dai 960 euro del 2016 ai 739 euro.

Le dichiarazioni

«Come si può vedere dai numeri e dagli esempi parliamo di una manovra concreta – le parole del sindaco Davide Galimberti – che aiuterà in modo deciso le attività economiche della città, a partire dal quelle più colpite dalla emergenza sanitaria. Con questa delibera approvata dal consiglio comunale l’amministrazione si impegna a fornire sostegno reale al mondo produttivo ed economico. Non proclami dunque, ma reali e concreti sconti in bolletta. Tutto questo in linea con quanto abbiamo fatto negli anni precedenti in cui abbiamo iniziato a diminuire il peso della Tari per le attività produttive e commerciali di Varese. Prima del nostro arrivo invece, per queste categorie la tassa sui rifiuti era tra le più alte del Paese, mentre dal 2017 ad oggi si è ridotta progressivamente allineandosi alle richieste delle aziende. Spiace constatare che, anche di fronte ad una manovra di riduzione delle tasse come questa, la Lega abbia votato contro in consiglio comunale».

«Siamo particolarmente soddisfatte del voto del consiglio comunale – affermano le assessore Buzzetti e Perusin – perchè siamo di fronte ad una importante manovra realizzata in un periodo non facile per il nostro Paese alle prese con una delle più grandi pandemie della storia. Questa misura di riduzione della Tari è stata possibile soprattutto grazie ad un lavoro continuo che stiamo portando avanti sull’efficientamento dei costi complessivi del servizio. In questo modo siamo in grado di dare una mano concreta alle aziende e alle attività commerciali senza gravare sulle utenze domestiche».

varese tari maroni galimberti conte – MALPENSA24