Mobilità green, Civati: «Con l’hub di Valle Olona rivoluzione culturale a Varese»

L'ex scuola De Amicis di Valle Olona, dove sorgerà l'hub sulla mobilità sostenibile

VARESE – La mobilità sostenibile è uno degli obiettivi a cui punta Palazzo Estense per disegnare la Varese del futuro. Un processo iniziato già negli scorsi anni, con la stesura del Pums, approvato a luglio 2021 dal consiglio comunale, e che ora prosegue con il progetto InnoVa. Stamattina, 31 gennaio, si è svolto un incontro in streaming con esperti del settore promosso dal Comune di Varese. Un appuntamento dedicato alle prospettive della mobilità dolce, in attesa che la città diventi un centro di studio sul tema con il centro di ricerca di Valle Olona.

Verso l’hub di Valle Olona

Il progetto InnoVa, finanziato dal bando “Italia City Branding 2020”, prevede la realizzazione a Varese, nel quartiere di Valle Olona, di un hub di ricerca e formazione sulla mobilità sostenibile. Sarà un polo tecnologico che farà della città giardino un luogo strategico per definire le politiche della mobilità del domani. Il bando per la progettazione è stato pubblicato a dicembre ed è tuttora aperto. Per preparare il campo alla nuova realtà che sorgerà a Varese, presso l’ex scuola De Amicis, si è svolto oggi un incontro in streaming che ha coinvolto l’amministrazione comunale insieme ad esperti ed accademici. Ad aprire i lavori il vicesindaco Ivana Perusin, che si è soffermata proprio sul futuro hub. «È un progetto di sostenibilità a 360 gradi, non solo di tipo ecologico, ma anche economico e sociale – ha detto – sorgerà in una zona come Valle Olona che è ricca di spazi che potrebbero essere rigenerati e riutilizzati per nuove attività». Perusin ha sottolineato anche l’aspetto dell’attrattività, strettamente legato all’iniziativa. «È anche un progetto di branding del territorio: i sistemi di mobilità dolce definiscono anche l’attrattività di una città».

Come cambia la mobilità

Spazio quindi alle voci dei relatori, a partire dalla professoressa Elena Maggi dell’Università dell’Insubria che ha illustrato come sta cambiando la mobilità. L’automobile non è più vista come uno status symbol, soprattutto tra i giovani, e si sta passando da un concetto di proprietà a un’idea di condivisione. C’è però ancora molto da fare in quest’ottica: il tasso di motorizzazione in Italia, con 66 auto ogni 100 abitanti, è ancora il più alto d’Europa. Sta aumentando in ogni caso l’attenzione sulla sostenibilità ambientale, e lo si può testimoniare dalla crescita della sharing mobility. Negli ultimi 6 anni in Italia si sono triplicati i servizi, tra monopattini, car sharing e bike sharing. Si sta passando sostanzialmente dal modello in cui l’auto era al centro ad un modello in cui al centro c’è la persona. Marco Borgarello del centro di ricerca nazionale RSE ha invece presentato il progetto Storm, che ha l’obiettivo di studiare soluzioni smart e sostenibili per la governance della mobilità passeggeri urbana. I professori dell’Insubria Giovanni Veronesi e Marco Ferrario hanno quindi illustrato i risultati di uno studio svolto dall’ateneo sulla città di Varese, che ha dimostrato una correlazione tra l’inquinamento atmosferico e il rischio di infezione da Covid-19. Infine il professor Stefano Rolando della Iulm di Milano, che ha parlato di public branding.

Rivoluzione culturale

La chiusura è spettata all’assessore alla rigenerazione urbana e mobilità Andrea Civati. «I mutamenti della pandemia hanno imposto una necessità di mobilità sostenibile diversa – ha esordito – è una sfida che un po’ ci spaventa, dovremo fare un grande lavoro di comunicazione e trasferimento ai cittadini su questi temi, ma siamo convinti che Varese possa essere adatta a compendiare quel mix di competenze, tecnologia, cultura e benessere che possa permettere ad un progetto di identità diversa di affermarsi». Civati ha sottolineato la scelta dell’ex scuola De Amicis di Valle Olona, un luogo del sapere all’interno di un’area dall’importante passato industriale che sarà al centro del cambiamento. «Il luogo fisico dove vorremmo insediare questa nuova idea di città è la Valle Olona. L’ex De Amicis sarà l’embrione di questa rivoluzione culturale che ci piacerebbe far partire da lì». Civati ha anche anticipato quali potranno essere i prossimi passaggi in vista dell’hub. «Dal punto di vista della progettazione che ci aspetterà vogliamo fare in modo che non sia solo un progetto di Varese, ma che possa essere un progetto di territorio coinvolgendo anche i comuni vicini e il Canton Ticino». Tra i pilastri dell’idea futura di mobilità per Varese ci saranno il trasporto pubblico e la mobilità elettrica.