Varese cambia: aggiudicati i lavori per largo Flaiano e approvato il Pums

varese largo flaiano

VARESE – Il Pums e largo Flaiano: due novità in poche ore per Varese. Nella giornata in cui sono stati aggiudicati i lavori per il nuovo ingresso in città il consiglio comunale ha approvato anche il Piano urbano della mobilità sostenibile. Il documento è stato approvato dal consiglio comunale di questa sera, giovedì 29 luglio. Non sono mancate le critiche da parte dell’opposizione: il leghista Fabio Binelli ha parlato di un piano che non tiene conto della storia e dell’orografia di Varese, che non è una città pianeggiante. Stefano Clerici di Varese Ideale lo ha definito un “libro degli incubi”.

Largo Flaiano: aggiudicati i lavori

I lavori per l’eliminazione del semaforo all’uscita dell’autostrada di largo Flaiano sono stati aggiudicati in giornata. Era l’ultimo passaggio amministrativo prima dell’avvio dei lavori. Al progetto è associata anche la nuova uscita autostradale di viale Europa, la via Selene e la via per Schianno, per una generale riduzione della pressione del traffico nelle zone critiche della città. Rientra nella progettualità anche il fatto di aver definitivamente archiviato l’intervento della Gasparotto-Borri. «Bello che, nello stesso giorno in cui viene approvato il Pums, si concluda l’iter amministrativo per l’avvio dei lavori per l’eliminazione del semaforo di largo Flaiano – ha commentato il sindaco Davide Galimberti – l’eliminazione di quel semaforo rappresenta una criticità della viabilità cittadina, adesso avanti verso l’avvio dei lavori. La città ha atteso troppi anni per risolvere questo problema che le ha fatto perdere competitività ed irritato tanti automobilisti per le attese infinite».

Si riparte dall’emendamento Pepe

In serata i lavori del consiglio, che si sono svolti in videoconferenza, sono ripresi dove si erano interrotti nella seduta di mercoledì, ovvero dalla presentazione di un emendamento al Pums da parte del consigliere Alessandro Pepe. L’esponente del Pd ha proposto due integrazioni all’itinerario 11 del Biciplan, suggerendo di allungare un tratto di pista ciclabile nei pressi della Schiranna e di prevedere un attraversamento sulla sp1 all’altezza di via Agello. L’assessore alla mobilità Andrea Civati ha dato parere favorevole all’emendamento, approvato dal consiglio comunale con 18 voti favorevoli e 7 contrari.

Le critiche di Binelli

In merito al Pums si è espresso il capogruppo della Lega Fabio Binelli. «Un piano della mobilità – ha detto – non può essere una raccolta di ipotesi, un coacervo di opinioni raccolte qua e là, ma deve essere un’impronta che l’amministrazione comunale dà alla città. Non è un piano, è un’accozzaglia di impegni a valutare, e questa confusione e inconcludenza dell’amministrazione si è vista anche in altri provvedimenti. Quest’amministrazione ha dimostrato incapacità nel realizzare il suo principale impegno elettorale, cioè il nuovo Piano di governo del territorio. Il fallimento di Civati su questo piano è totale». Binelli ha attaccato la giunta parlando di un’incapacità di riconoscere la storia e la geografia della città. «Chiunque ha una vaga conoscenza dell’orografia della città non può puntare tutto il sistema della città sulla mobilità ciclabile. Varese non è Milano, Bologna o Parma».

consiglio comunale Varese

“Libro degli incubi”

Anche Stefano Clerici di Varese Ideale ha contestato fortemente il piano. «L’estensione prevista della zona pedonale metterà in ginocchio la viabilità varesina, e la Zac è una pura e semplice follia perché rende inutilizzabili i parcheggi del centro. Se dovesse concretizzarsi tutto ciò che è scritto in questo “libro degli incubi” sarebbe un disastro per chi vive Varese, per chi ci viene volutamente e per chi ci deve venire giocoforza: rimarranno soltanto quelli». Simone Longhini di Forza Italia ha criticato in particolare un aspetto, cioè il fatto che all’interno del Pums viene confermato il piano della sosta Varese si muove. «Un piano che sappiamo cosa ha provocato in città, soprattutto a sfavore del commercio». Valerio Vigoni della Lista Orrigoni ha parlato di un piano da rivedere. «A Varese la gente andrà sempre poco in bicicletta, abbiamo visto che fine hanno fatto le biciclette Ofo». Per il collega di lista Luca Boldetti è un Pums che non parla alle necessità della cittadinanza.

La replica della maggioranza

Tra i banchi della maggioranza ha replicato Enzo Laforgia di Progetto Concittadino. «Non facevo l’assessore Civati così cattivo e pessimo: è stato ritratto come un Dart Fener. Qualcuno vorrebbe una città tangenziale, ma non sono deliri ecologici quelli che parlano di un’emergenza climatica, basta vedere quello che è successo in questi giorni a Como e in provincia di Varese». A Luca Paris del Pd non sono piaciuti i toni degli interventi della minoranza. «Ho sentito critiche dai consiglieri di opposizione che non trovano nessun fondamento, se si leggono con attenzione i contenuti del piano. L’intervento di Binelli e Clerici fa quasi sembrare che la situazione ideale sia quella attuale per Varese, ma la Varese ideale non è la città inquinata e aggredita tutti i giorni da decine di migliaia di automobili». È intervenuto anche Francesco Spatola del Pd: «Avere una visione del futuro significa non lasciare le cose come stanno», ha detto.

Il voto

Prima del voto ha parlato l’assessore Andrea Civati. «Temo che lo spirito da campagna elettorale abbia influenzato la discussione su questo argomento – ha detto – il piano ha come obiettivo che l’utilizzo del mezzo privato sia al di sotto del 50% del totale, perché la maggior parte degli spostamenti avviene per distanze brevi». Durante le dichiarazioni di voto Elena Baratelli di Varese 2.0 ha espresso la posizione favorevole del suo gruppo. «Sarà importante valutare il cronoprogramma di questo percorso», ha sottolineato. Stefano Malerba ha motivato il voto favorevole di Italia Viva. «Bisogna avere coraggio per cambiare le cose». Il Pums è stato approvato con 18 voti favorevoli e 8 contrari. Tra i contrari oltre all’opposizione anche l’esponente del Pd Giampiero Infortuna.