A Varese nasce un comitato per la tutela dell’ex Aermacchi. Zanzi tra i firmatari

ex Aermacchi

VARESE – Nella città giardino nasce un comitato in difesa dell’ex Aermacchi, l’area industriale dismessa di Masnago al centro di un progetto di riqualificazione presentato al Comune di Varese negli scorsi mesi da parte della proprietà. Una proposta che prevede l’abbattimento degli edifici, per lasciare spazio a strutture sportive (tra cui una piscina olimpionica) e un supermercato. Il comitato ha diffuso un documento che illustra l’obiettivo che si pone di raggiungere. Tra i primi 25 firmatari figura anche l’ex vicesindaco Daniele Zanzi.

Salvaguardare la memoria

Questo il nome completo del comitato che si è appena costituito: Comitato spontaneo per la conservazione degli edifici storici area Ex Aermacchi “L’amianto si bonifica, la memoria non si abbatte”. Nelle 13 pagine del documento il gruppo di cittadini spiega le motivazioni della mobilitazione, introducendo innanzitutto la questione da un punto di vista storico. Si parte dalla nascita dell’Aermacchi nei primi anni del Novecento, ricordando il ruolo fondamentale che l’azienda ebbe sul territorio, con forti ricadute dirette e indirette. «Ciò che resta di tutto questo a Masnago – si legge nel documento – è archeologia industriale, significativa per le tradizioni di Varese e della sua attuale Provincia. Essa non è solo espressione del nostro passato, ma deve trovare nuova vita, essere motivo di riflessione sulle potenzialità ancora inespresse da questo territorio».

L’appello

Quindi segue l’appello alla città, con l’invito a fermarsi e dialogare sul futuro dell’area. Il comitato insiste affinché vengano conservati gli hangar che caratterizzano l’area industriale. «Questo documento intende presentare un accorato appello all’Amministrazione comunale della città di Varese e all’attuale Proprietà dell’Area Ex Aermacchi, affinché rivedano complessivamente il progetto di riqualificazione della suddetta area ed evitino, quindi, il completo abbattimento di edifici le cui mura traspirano storia, memoria, fascino e bellezza». Il comitato suggerisce di conservare i capannoni e di dare loro una funzione sociale, come sede museale, spazio per mostre o polo di aggregazione con verde pubblico.

I firmatari

Tra i primi 25 firmatari dell’appello figurano molti professionisti varesini. Nomi come Angelo Del Corso, membro della Consulta per la Qualità Urbana del Comune di Varese e gli architetti e docenti Katia Accossato, Luigi Trentin, Paolo Gasparoli e Marco Introini. C’è anche Bruno Bosetti, vicepresidente di Italia Nostra, associazione che aveva chiamato in causa la Soprintendenza nei mesi scorsi in merito all’ex Aermacchi. Quindi Daniele Zanzi, fondatore di Varese 2.0 ed ex vicesindaco di Varese ed Elena Baratelli, consigliere comunale di Varese 2.0. La raccolta firme prosegue: chiunque dopo aver letto il documento potrà inviare la propria adesione con una mail all’indirizzo lamemorianonsiabbatte@gmail.com

Il documento completo