Italia Nostra: «La Soprintendenza tuteli gli edifici storici dell’ex Aermacchi»

ex Aermacchi

VARESEItalia Nostra Varese chiama in causa la Soprintendenza per salvare l’ex Aermacchi. L’associazione culturale ha scritto all’ente sovraprovinciale chiedendo di intervenire a tutela dell’area dismessa, per la quale è prevista la demolizione completa di tutti gli edifici del comparto. La proposta di rigenerazione urbana approvata dalla giunta comunale consiste nella costruzione di un supermercato e un impianto sportivo, circondati da un parcheggio e nuovo verde pubblico.

Ultima chiamata

Un’idea che trova contraria l’associazione varesina, che auspica che all’interno della riqualificazione dell’area vengano preservati alcuni edifici che hanno un’importante valenza dal punto di vista dell’archeologia industriale. Strutture che costituiscono anche una memoria storica della città giardino. «Italia Nostra Varese – scrive l’associazione – ha inviato una richiesta di azione a tutela dell’area alla Soprintendenza, ormai unico strumento a disposizione per poter apporre un vincolo monumentale». Destinatario della missiva l’architetto Giuseppe Stolfi, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza e Brianza, Pavia, Sondrio e Varese. Per conoscenza la lettera è stata inviata anche all’amministrazione comunale.

Conservare e non demolire

La lettera si apre con una descrizione dell’intervento previsto e dello stato attuale dell’area. Italia Nostra ricorda che negli spazi dell’ex Aermacchi vennero costruiti i velivoli tecnologicamente più avanzati dal 1913 fino agli anni Ottanta. «Riteniamo – sottolinea l’associazione – che sia possibile una loro rifunzionalizzazione, mantenendo le loro caratteristiche spaziali e strutturali, coerentemente con un auspicabile criterio conservativo». Italia Nostra chiede alla Soprintendenza di tutelare queste testimonianze importanti. «Chiediamo di studiare la possibilità di apporre un vincolo monumentale su alcuni di questi edifici».

ex Aermacchi

Gli edifici da salvare

Lo spazio più importante da tutelare secondo l’associazione culturale varesina è l’hangar ricostruito nel 1950-51 dopo i bombardamenti del 1944. Un edificio a campata unica con struttura metallica costituita da travi reticolari tridimensionali, di circa 45 metri di luce e 76 metri di lunghezza. Altri edifici ritenuti particolarmente interessanti sono quelli costruiti nel 1941 e nel 1949. Quindi il capannone che risale al 1915, sopravvissuto ai fatti della Seconda guerra mondiale, affiancato da una torre dell’acqua che caratterizza l’intero complesso. Altri spazi segnalati sono quelli degli uffici e della mensa aziendale. Italia Nostra Varese auspica che gli edifici più rappresentativi vengano salvaguardati, permettendo che all’interno possano essere insediate funzioni compatibili con la loro conservazione.

Un intervento che divide

La voce di Italia Nostra non è la prima ad alzarsi contro il progetto di riqualificazione dell’ex Aermacchi. La proposta di rigenerazione dell’area ha sollevato parecchi dubbi negli ultimi mesi, a partire dalla politica. Contraria l’opposizione, con la Lega che ha contestato più volte il progetto, così come Varese 2.0, con l’ex vicesindaco Daniele Zanzi, che all’epoca sedeva ancora tra i banchi della maggioranza.

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