Il consiglio boccia il raddoppio del Padel di Lissago. Prima vittoria del Comitato

C’erano anche i cittadini di Lissago in Salone Estense

VARESEIl Consiglio boccia il raddoppio del padel di Lissago. E, in attesa che il Tar si pronunci sull’idoneità o meno della “vecchia” tensostruttura, i cittadini residenti, alcuni dei quali presenti in Salone Estense, incassano con soddisfazione l’esito della votazione. Che anche questa volta ha regalato qualche piccola sorpresa.

Innanzi tutto occorre dire che per bocciare il progetto, questa sera (martedì 23 aprile) i consiglieri hanno dovuto votare a favore per confermare il parere negativo della Commissione Urbanistica. Detto ciò la maggioranza, dopo la relazione del consigliere Domenico Marasciulo, ha votato in maniera compatta il “niet” al progetto. Incassando anche il voto di Simone Longhini e Mimmo Esposito del Polo delle Libertà e di Roberto Puricelli di Varese Città Giardino.

Opposizione: solo i capigruppo si compattano

Favorevoli al progetto, seppur con differenti sfumature, tutti i capigruppo del centrodestra, ovvero: Salvatore Giordano (Fratelli d’Italia); Barbara Bison (Lega), Franco Formato (Lombardia Ideale) e Luca Boldetti (Polo delle Libertà), il quale ha precisato che «la mia è una presa di posizione personale».

Cinque infine gli astenuti: i leghisti Stefano Angei, Matteo Bianchi, Roberto Parravicini ed Emanuele Monti, oltre a Eugenio De Amici di Fratelli d’Italia. Non ha partecipato al voto Francesca Strazzi.

Marasciulo: «Perché diciamo no al progetto»

«Quello dei campi di Padel è un progetto che è stato approfondito in commissione urbanistica. Il progetto in questione si tratta di un’integrazione di un progetto precedente che risale al 2021». Il consigliere Marasciulo ha ripercorso tutte le tappe dell’iter, contenziosi in essere compresi, ha ricordato gli interventi degli architetti progettisti e l’attività del Comitato di cittadini che si oppone alla realizzazione del progetto. Fino all’ultima commissione di pochi giorni fa durante la quale in sostanza non si è certo giunti a una conclusione anche se i Commissari che hanno espresso un parere negativo sul progetto unitario. Parere che è stato sottoposto al voti di consiglio.

Il consigliere Marasciulo ha poi concluso: « Credo che questo progetto, che in sostanza è rimasto tale e non ha subito modifiche anche sulla base delle indicazioni date per mitigare l’impatto, non sia idoneo all’approvazione in quanto non garantisce equilibrio tra diversi interessi della comunità. E tra questi c’è anche l’interesse ambientale che non è solo dei cittadini residenti».

Il dibattito

«Il progetto unitario – ha detto il consigliere del Polo della Libertà Luca Boldetti – è certamente meno impattante rispetto a quanto potrebbe accadere con un pronunciamento favorevole del Tar e che di conseguenze darebbe l’opportunità di ripristinare la tensostruttura rimossa».

Salvatore Giordano, capogruppo di Fratelli d’Italia è stato più netto nell’esprimere dubbi «sulla lentezza dell’amministrazione rispetto al provvedimento, che non ha saputo cogliere la bontà della proposta di imprenditori giovani. E non credo che sul tema sia stato fatto un buon lavoro da parte dell’amministrazione. Si tenga conto che stiamo parlando di un progetto ampio che non si limitava ai campi e allargava gli interventi di riqualificazione anche alle aree verdi».

Barbara Bison, capogruppo Lega, ha ricordato che «il progetto ha avuto un parere favorevole dagli uffici e non ha mai sforato i paletti fissati dal pgt. Siamo però di fronte alle aspettative dei giovani imprenditori da un lato e dei cittadini residenti dall’altro. Una scelta non semplice. Ma una buona amministrazione deve trovare una soluzione in grado fare sintesi. Forse l’amministrazione avrebbe potuto far sedere le parti attorno a un tavolo e discutere. Siccome la maggioranza non porterà avanti questo progetto propongo di far incontrare e dialogare le parti al fine di trovare una via che non penalizzi l’una o l’altra parte».

Giacomo Fisco, capogruppo dem, stronca la proposta di incontro di Bison: «Credo che nel corso dell’iter ci siano state diverse occasioni per far dialogare le parti. Per questo credo che questa sera non servano altri rinvii e si debba prendere una decisione».

Anche Luca Paris (Cinque stelle) ha invitato a stringere i tempi e rivendicato che «la scelta che faremo questa sera, dopo tutti i passaggi, è una scelta politica».

Questione chiusa? Fino al pronunciamento del Tar.

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