Sieco, Cassano striglia i Comuni minori. «Creano panico ingiustificato»

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CASSANO MAGNAGO – Prima la risposta sul metodo: «Trovo assolutamente inopportuno occupare la sede aziendale per una conferenza stampa di attacco al socio di maggioranza e primo cliente della società». Poi, nel merito: «Non siamo disposti a firmare vincoli a lungo termine impegnando ingenti somme di denaro della cittadinanza se prima non vediamo un contratto all’altezza del nome che portiamo». Così il sindaco Pietro Ottaviani prende di petto la questione di Sieco sollevata dai Comuni soci dell’azienda. Con l’obiettivo di avere chiarimenti sulle intenzioni future di Cassano Magnago, accusata di non aver ancora rinnovato il contratto e di non aver preso parte all’ultima assemblea dei soci.

La posizione del Comune

Il sindaco ha affidato alle comunicazioni iniziali in consiglio comunale questa sera – 23 aprile – la propria posizione e quella del Comune. Spiegando di non aver preso parte all’assemblea dei soci a seguito di «una scelta precisa e non di Cassano: di non eliminare la convenzione dai punti all’ordine del giorno. Questo ha comportato la non opportunità della mia presenza». Il motivo l’ha poi precisato il consigliere Mariangela Calì (Progetto 2032) alla discussione sull’aggiornamento biennale del Pef: «La parte critica è che Cassano avrebbe contato – con la convenzione che si sarebbe approvata – quanto gli altri Comuni». Insomma, «l’avrebbe posta in una posizione estremamente sgradevole all’interno della società». Oggi il socio di maggioranza pesa il 31% e apporta più del 30% del fatturato, ha poi aggiunto, «e si tentava di farlo pesare un dodicesimo: sarebbe stato quanto meno controproducente». Per poi garantire, insieme a tutta una serie di precisazioni nel dettaglio, che «a differenza di quanto emerso, Cassano non ha mai parlato di valutare l’affidamento di un anno: il lavoro che stiamo facendo ha l’obiettivo di portare a casa un risultato con la società».

L’intervento di Ottaviani

Poi, sul metodo comunicativo adottato dai Comuni soci, il sindaco si è detto «sorpreso». Ecco l’intervento di Ottaviani:

Mai nella storia delle società a partecipazione pubblica si è visto che alcuni soci si ritrovino per fare una conferenza stampa, contro un altro socio, invitando tra l’altro solo alcuni consiglieri comunali di Cassano Magnago, escludendo scientemente quelli che avrebbero potuto chiarire la posizione del Comune fornendo una comunicazione più corretta.

Trovo assolutamente inopportuno occupare la sede aziendale, dove si lavora e si produce valore per i cittadini, per fare una conferenza stampa di attacco al socio di maggioranza e primo cliente della società.
Trovo inoltre che le affermazioni rilasciate alla stampa siano parziali, errate nei numeri, nelle date e nei contenuti.

Questa forzata comunicazione, preordinatamente unilaterale, ha purtroppo creato panico ingiustificato e grave disinformazione, dimenticando che il lavoro dei soci è un altro.
II Comune di Cassano Magnago è abituato a lavorare e sul tema dei servizi SiEco è sempre stato chiaro: la società è al servizio della Città e deve garantire da un lato la più assoluta trasparenza e dall’altro la qualità al miglior prezzo.

E con riguardo alla qualità non posso nascondere che da troppo tempo ricevo mail che lamentano che la città è sporca e, di fatto, da altrettanto tempo il servizio di spazzamento è carente.
lo credo che basterebbe semplicemente che Sieco ne prenda atto e si dimostri maggiormente collaborativa con l’obiettivo di migliorare questa situazione. Il rinnovo del contratto con SiEco serve proprio per garantire a Cassano il miglior servizio al miglior prezzo, è doveroso nei confronti dei nostri cittadini e noi faremo di tutto per ottenerlo. Banalizzare, come abbiamo letto oggi, non fa comprendere a tutti che il servizio Sieco per noi è fondamentale e centrale.

La conferenza di ieri pare più una mera azione partitica di reazione ad una scelta “politica” di non partecipare all’ultima riunione di ufficio di coordinamento, convocato con un punto all’ordine del giorno che non condivido e che avrebbe messo la Città in una irreversibile posizione di debolezza societaria.
In ultimo, ma non meno importante e di questo mi darete atto, ho sempre difeso SIECO ed il suo Amministratore in tutte le sedi: il mio è stato un atto di fiducia e non di fede e, come tale, confido di poter avere gli elementi per continuare in questa direzione

Le minoranze

Le opposizioni non hanno nascosto i propri timori. Il consigliere Stefania Passiu (Cassano Futura) ha chiesto «rassicurazioni» per i «molti dubbi e perplessità». Tommaso Police (Pd) ha poi aggiunto di essere «preoccupato perché non sappiamo cosa Cassano voglia fare». Massimo Temporiti (Lega) ha lasciato l’aula perché «c’è troppa confusione e i cittadini di Cassano – e degli altri Comuni – non se lo meritano. Può portare nocumenti a cittadini e lavoratori». Lo stesso hanno fatto Osvaldo Coghi e Gianbattista Oliva (Forza Italia). Anche l’indipendente Daniele Mazzucchelli non ha partecipato al voto.
A chiudere, proprio Ottaviani. Che ha sottolineato: «Mai detto di voler uscire da Sieco, stiamo trattando continuamente per i miglioramenti. Se c’è da criticare critico, se c’è da dire che è un vanto lo faccio. Posso non essere d’accordo su alcuni metodi, ma i sindaci stanno facendo un gran lavoro e siamo un bel gruppo che porta risultati».

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