Carla Pugliano: «Dopo la Biennale con Sgarbi mostre a Sumirago e a Varese»

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VARESE – La Città Giardino e Sumirago saranno tra i luoghi delle prossime mostre di Carla Pugliano, artista di Varese che ha appena esposto alla Biennale di Milano la sua opera “L’ancella”. La kermesse internazionale, curata da Salvo Nugnes, è stata l’occasione per incontrare il critico d’arte e politico Vittorio Sgarbi, nonché diverse personalità del mondo della cultura e dello spettacolo che hanno partecipato alla kermesse.

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La rassegna a Palazzo Stampa di Soncino

«Oltre a essere un evento curato in ogni dettaglio, è stato reso più attrattivo dagli interventi di nomi importanti come Francesco Alberoni, Jean Blanchaert, Matteo Carnielettto e Paolo Liguori», ha raccontato Pugliano della rassegna che si è tenuta dal 21 al 25 ottobre. «Quanto a Vittorio Sgarbi, ci conoscevamo già per la mia personale a cura di Art Global che si è tenuta a giugno alla Galleria “La Pigna” di Roma. È stato un piacere di incontrarlo di nuovo: oltre a essere molto professionale, è sempre attento agli artisti».
Bilancio più che positivo per la manifestazione a Palazzo Stampa di Soncino: «È stata la prima volta che ho partecipato a questa bellissima vetrina, un’esperienza che mi ha fatto conoscere tanti stili artistici differenti. Il punto di forza è la sua forma trasversale: i giudizi che le diverse personalità possono dare dei dipinti e il confronto tra i loro autori».

«Il mio cuore batte figurativo»

La passione di Pugliano per l’arte è emersa negli ultimi anni come «irrinunciabile necessità e indispensabile nutrimento per l’anima». Per affinare la propria tecnica, oltre a diversi corsi di pittura a olio, ha frequentato un master accademico con Roberto Ferri: «È il nuovo Caravaggio: sono stata in bottega da lui e ho imparato l’arte come veniva fatta dagli antichi maestri». Mentre le prime opere riflettono uno stile impressionista, la pittrice è stata successivamente influenzata dall’arte barocca e ha approfondito la sua ricerca con Romanticismo, Accademico e Simbolismo, con la tendenza a un destrutturalismo dei contesti: «Il mio cuore batte figurativo ma sono affascinata anche da contesti onirici. È importante conoscere la realtà e rappresentarla ma, nel momento in cui c’è una padronanza, si può anche manipolarla. È una ricerca continua di se stessi, ogni dipinto è un viaggio nuovo. E una passione talmente forte da far dimenticare quello che c’è intorno».

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Le prossime mostre

Per l’opera “L’ancella” Pugliano ha scelto «uno stile figurativo che sconfina nell’astratto, con la fanciulla a rappresentare rinascita e rinnovamento. Il linguaggio del corpo è molto potente, dà emozione: mi emoziono anche solo a dirlo. Tanti miei quadri sono legati a momenti particolari e se dall’altra parte qualcuno coglie le emozioni che vi sono impresse è la maggiore gratificazione che si possa avere». Oltre alle date previste in varie parti d’Italia la pittrice, che fa parte dell’associazione Artisti Indipendenti di Varese, esporrà in zona: «Parteciperò alla mostra di “Codice Rosso”, a Sumirago a inizio dicembre, e a un’altra in programma a primavera in Sala Veratti; inoltre sto preparando una personale per il mio territorio».

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