Somma, Barcaro (Lega): «Senza Chirurgia si trovi una nuova vocazione al Bellini»

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SOMMA LOMBARDO – «Hanno detto che la chirurgia non è il futuro dell’ospedale di Somma Lombardo. Ora bisogna garantire che il presidio trovi una vocazione per i prossimi anni». Parte da qui Alberto Barcaro, capogruppo della Lega, in vista dell’incontro che domani, 3 ottobre, vedrà di nuovo seduti intorno al tavolo i vertici di Asst Valle Olona insieme alle istituzioni sommesi. Al centro: il futuro del Bellini, dopo che lo scorso 28 ottobre, in Sala del Camino, le parti hanno già avuto modo di mettere in chiaro le loro posizioni. «Io non sarò presente per motivi di lavoro, non per mancanza di volontà», dice ora Barcaro. «In ogni caso, decideremo in sezione – come è sempre stato fatto – che posizione prendere. Se partecipare oppure no».

Il nuovo incontro

La priorità resta trovare un dialogo fra le parti, nonostante l’ultimo scontro abbia chiaramente evidenziato le due posizioni agli antipodi. Da una parte il Comune, che non si rassegna a perdere l’Oculistica e l’attività chirurgica. Dall’altra, il dg Eugenio Porfido e l’azienda ospedaliera, alla ricerca di uno spazio per inserire al Bellini il cosiddetto “Ospedale di comunità” su cui graviterebbero 2,5 milioni di euro di investimento garantiti dal Pnrr. Un quadro che, però, non ha visto una partecipazione attiva della Lega in aula. «Avevo preparato un intervento nel corso della serata. Poi ho deciso di non farlo, per non caricare ulteriormente un consiglio comunale già pieno di tensione», spiega Barcaro. Ciò non toglie che un’opinione se la sia fatta. E il punto di partenza è che «il sindaco, già nel 2019, aveva ricevuto un progetto sulla strategia da adottare per l’Oculistica e la chirurgia, in vista dell’ospedale unico di Gallarate-Busto Arsizio».

«Consiglieri esclusi»

Ciò che preme Barcaro – e la Lega – è che «ai tempi, oltre due anni fa, il sindaco ha ritenuto opportuno confrontarsi con la maggioranza per un incontro con i vertici di Asst e coinvolgere il referente del “Comito Pro Bellini” (Mauro Tapellini, ndr). Senza mai convocare una capigruppo o una seduta in aula per includere i consiglieri comunali, svilendo il nostro ruolo». Fino all’affondo: «Sono profondamente amareggiato. Abbiamo ricevuto l’ufficialità di questo piano: c’era dal 2019, Bellaria era informato e non ha fatto fondamentalmente nulla insieme alla politica sommese».

La posizione della Lega

Il capogruppo leghista prova ora a dare un quadro della posizione del suo gruppo: «Garantire una vocazione per il presidio di Somma, senza che ogni 7 o 8 anni corra il rischio di essere ridimensionato». Con i soldi in arrivo dal Pnrr si può delineare l’opportunità per «dare un futuro all’ospedale: cogliamola». Già, perché «i vertici hanno detto che il nostro ospedale non ha una vocazione chirurgica, sottolineando che la scelta di spostarla è avvalorata da una serie di dati». In quest’ottica, «posso condividere le loro considerazioni, perché la modalità di intervento di oggi, nel giro di qualche anno, potrà essere rivoluzionata. Vogliamo mantenerla lo stesso? Magari ce la lasciano. Ma col rischio di trovarci poi con una scatola vuota». E chiude: «Questo discorso andava affrontato tutti insieme da quel settembre del 2019. Non è stato fatto e ora siamo a questo punto».

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