Bellaria: «Si può tenere l’Oculistica a Somma senza perdere i soldi del Pnrr»

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SOMMA LOMBARDO – Il confronto duro andato in scena giovedì sera 28 ottobre nella Sala del Camino di Palazzo Viani Visconti tra la maggioranza di Somma Lombardo e i vertici dell’Asst Valle Olona non interrompe il dialogo alla ricerca di un’intesa per il futuro dell’ospedale Bellini. Le parti si sono riaggiornate a mercoledì prossimo alle 16, ma la distanza per ora è abissale: il Comune non vuole rassegnarsi a perdere l’Oculistica e l’attività chirurgica, mentre per il dg Eugenio Porfido si tratta dell’unica soluzione per trovare lo spazio necessario per inserire al Bellini il cosiddetto “Ospedale di comunità” su cui graviterebbero 2,5 milioni di euro di investimento garantiti dal Pnrr.
Tra quattro giorni il sindaco Stefano Bellaria si presenterà al tavolo con un obiettivo preciso: «Tenere assieme entrambe le cose. Se si vuole una soluzione si può trovare».

Confronto vero

In consiglio comunale ieri Bellaria si è lamentato di essere stato troppo spesso informato anziché compartecipe delle scelte sanitarie dell’Asst Valle Olona. L’incontro di mercoledì si augura possa essere il primo con un cambio di passo nelle relazioni istituzionali tra i due enti: «Non chiederò all’azienda di rinunciare ai finanziamenti, ma la inviterò a provare ad alzare l’asticella: tutti insieme possiamo raggiungere lo scopo di aggiungere nuovi servizi al Bellini senza depotenziarlo. Per riuscirci è però necessario che sia un tavolo di confronto vero: noi siamo pronti a portare proposte concrete e a lavorare giorno e notte per realizzarle».

Non abbiamo cambiato idea

Aggiunge Bellaria: «In riferimento alla chirurgia oculistica non abbiamo cambiato idea: il tavolo di confronto deve a nostro avviso vagliare le soluzioni atte a mantenere il servizio al Bellini. Se poi c’è un tema generale di carenza di anestesisti in tutta la Asst Valle Olona (più che in altre Asst e sarebbe utile comprendere il perché) vediamo come affrontarlo senza chiudere definitivamente importanti servizi. Anche su questo tema avanzeremo proposte».
Secondo il sindaco di Somma Lombardo è troppo importante per l’ospedale e il suo territorio mantenere aperte le sale operatorie. Secondo il suo ragionamento l’attività chirurgica – se incentrata sulle patologie classiche legate alla cronicità (in particolare dell’anziano proprio come la cataratta) – non soltanto si inserirebbe ma completerebbe con un’offerta di maggiore qualità la vocazione verso cui ormai da anni si sta indirizzando il nosocomio sommese.

Il nodo Girasole

Porfido però in consiglio comunale giovedì sera ha posto il problema della rsa Girasole, alla ricerca di una nuova sede da troppo tempo ma fino al 2024 almeno inserita ancora al secondo piano del Bellini. La politica sommese discute infruttuosamente sulla nuova collocazione da almeno quindici anni, e se una soluzione si fosse già trovata oggi l’Asst Valle Olona non si troverebbe nelle condizioni di poter dire di dover togliere l’Oculistica per far posto ai nuovi servizi finanziati con il Pnrr. Secondo Bellaria non è escluso che si possano trovare altri spazi: «Oltre a quelli che attualmente ospitano il Girasole verificheremo la possibilità di individuarne altri, nel presidio ospedaliero o nelle pertinenze, atti ad ospitare il secondo modulo del cosiddetto Ospedale di Comunità».

I tempi ci sono

Se non fosse possibile intervenire sugli spazi, per Bellaria si potrebbe comunque agire sui tempi: «La legge dice che Case e Ospedali di Comunità devono essere realizzate per il 40% entro il 2022, il 30% entro il 2023 e il restante 30% entro il 2024. Ciò significa che se iniziamo sistemando la struttura di via Fuser abbiamo poi tre anni di tempo per liberare gli spazi oggi occupati del Girasole senza rinunciare all’Oculistica. Questa è la sfida che lanciamo: il Comune è pronto a fare la propria parte».

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