Nuova casa di riposo a Somma. Per il Girasole spunta l’ipotesi ex Macello

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SOMMA LOMBARDO – Sono due le aree individuate per la realizzazione della nuova casa di riposo di Somma Lombardo: il «green field» del centro sportivo Mossolani ma, soprattutto, l’area dell’ex Macello. Lo ha reso noto il sindaco Stefano Bellaria ieri, 8 settembre, in consiglio comunale, sfruttando la presentazione del Dup per condividere le varie «interlocuzioni in essere». E che potrebbero finalmente dare una nuova sede al Girasole, la struttura per anziani non autosufficienti che attualmente si trova all’interno dell’ospedale Bellini. La disponibilità c’è, i terreni pubblici che il Comune è pronto a mettere a disposizione pure. A fare da fil rouge sugli step da percorrere è una volontà di base, che «la futura Rsa sia collocata a Somma e che gli accrediti (posti letto con sovvenzioni regionali, ndr) restino sul territorio». E l’amministrazione prova a muoversi di conseguenza.

L’antefatto

Il punto di partenza risale alla scorsa primavera. Il Girasole ha siglato con Asst Valle Olona – l’azienda proprietaria delle corsie del Bellini occupate dalla Fondazione – un accordo che spinge a trovare una collocazione differente rispetto a quella attuale. In tempi brevi. A questo, si aggiunge un parere – deliberato «all’unanimità» – in consiglio comunale nel 2019, che esprime anche «tre linee di pensiero» sulle volontà dell’amministrazione comunale riguardo la struttura. Di fatto, viene riassunta «l’importanza di continuare la collaborazione tra amministrazione comunale e Girasole», ha spiegato il primo cittadino. Ma anche che «vengano implementati i servizi che, in futuro, la struttura potrà dare all’intero ambito distrettuale» e che rimanga «l’obiettivo di mantenere i posti in città, con il loro accreditamento, che permette agli ospiti di pagare una cifra calmierata».

Le soluzioni

Ci sono stati diversi «interlocuzioni», prima con i proprietari di diversi terreni o con eventuali operatori. Poi, la seconda opzione. «C’è la possibilità che l’amministrazione comunale metta a disposizione un’area di proprietà del Comune per realizzare la Rsa». Ovviamente, rispettando i tre obiettivi deliberati. Da qui, la doppia ipotesi. Da una una parte i circa 40mila metri quadri di «green field» presenti al Mossolani. Dall’altra, l’ex Macello con il magazzino comunale. In questo caso, «si tratterebbe di una forma di rigenerazione urbana e quindi implicherebbe la sistemazione dell’intera area con tutti i passaggi necessari». Una soluzione papabile, visto che è «molto ampia». Tanto che potrebbe ospitare anche un Polo della sicurezza sommese in cui concentrare polizia locale e Protezione civile.

Posti letto raddoppiati

Attualmente, in maniera informale, l’amministrazione ha avanzato la disponibilità a concedere un’area. Toccherà poi al Girasole, «se lo riterrà opportuno», fare tutte le analisi del caso «per capire se questa opportunità può essere più interessante rispetto all’uso di un terreno privato». Sì, perché, la Fondazione «è l’ente promotore e ha maggiore contezza di come va realizzata la struttura, tra servizi da offrire ed esigenze». Chiaramente, ha sottolineato Bellaria, «si sta parlando di una futura Rsa che non potrà avere solo i 59 posti attuali». Infatti, visto l’intervento, l’obiettivo è arrivare ad avere «120 posti letto, di cui 59 accreditati e 61 no», in base agli spazi. Al momento sembra tramontata l’ipotesi di unificare in un nuovo progetto il Girasole con la storica Rsa Bellini. Somma, dunque, continuerebbe ad avere due case di riposo distinte e indipendenti.

Tre aree per la nuova casa di riposo di Somma Lombardo

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