Depotenziamento ospedale Somma: la resa dei conti. Porfido in consiglio

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SOMMA LOMBARDO – Sarà presente il direttore generale di Asst Valle Olona, Eugenio Porfido, al prossimo consiglio comunale di Somma Lombardo. La data segnata è il 28 ottobre, con l’invito esteso anche al direttore sanitario Claudio Arici e al direttore socio-sanitario Marino Dell’Acqua. All’ordine del giorno un unico pesantissimo punto: il futuro dell’ospedale Bellini. Il ventilato spostamento dell’attività chirurgica dell’Oculistica al Sant’Antonio Abate di Gallarate (che porterà di fatto alla chiusura dell’intero blocco operatorio) ha acceso il dibattito degli ultimi due mesi, coinvolgendo istituzioni del territorio, sindaci, parroci, comitati, sindacati e cittadini. Tutti. Con l’obiettivo di preservare il nosocomio sommese. La questione politica ha avuto, finora, un ruolo sicuramente non marginale, tanto da gettare benzina sul fuoco di un tema così delicato. Ora però è tempo di risposte.

L’inizio

Tutto a inizio lo scorso agosto. A confermare le indiscrezioni era stato proprio Porfido, rendendo nota la volontà di spostare l’attività chirurgica a Gallarate. Una soluzione che porterebbe di fatto alla chiusura totale delle sale operatorie Somma, visto che, al momento, le uniche operazioni svolte sono proprio di carattere oculistico. Il problema, aveva spiegato, è che l’Oculistica, per operare, ha bisogno di un anestesista sempre presente in ospedale. Anche se non c’è necessità di sedare il paziente. E siccome la carenza di anestesisti è una delle emergenze a cui sta cercando di fare fronte l’Asst, per il dg ospedaliero sarebbe più utile averli a disposizione a Gallarate. Una vera e propria scintilla che ha scatenato l’incendio.

Tutti con l’ospedale

L’amministrazione del primo cittadino Stefano Bellaria non è rimasta con le mani in mano. E così molti altri, sulle barricate in difesa dell’ospedale. Come i sindaci del territorio – ovvero: Vergiate, Casorate Sempione, Cardano al Campo, Besnate, Ferno, Lonate Pozzolo, Vizzola Ticino, Arsago Seprio e Golasecca – riuniti intorno al tavolo nella Sala del Camino per far sentire anche la loro voce. La stessa voce che è stata alzata da Mauro Tapellini, referente del “Comitato Pro Ospedale”, raccontando lo stato in cui si presenta oggi il Bellini, tra macchinari inutilizzati, reparti ridimensionati e un futuro sempre più incerto. E ancora: in prima linea anche cinque parroci – don Basilio Mascetti  prevosto di Somma Lombardo e Vizzola Ticino, insieme a don Fabrizio Crotta (Vergiate), don Giuseppe Bai (Arsago e Casorate), don Simeoni Ervè (Golasecca) e don Angelo Zanzottera (Mornago e Casale Litta) – per esprimere la loro «sincera preoccupazione» in una lettera inviata alle autorità competenti per l’ospedale Bellini.

La politica sommese

A Somma anche gli ex sindaci – di orientamento politico differente – hanno fatto fronte comune. Sono Claudio Brovelli (centrosinistra, dal 1996 al 2005) e Guido Colombo (centrodestra, dal 2005 al 2015), due figure politiche che, negli ultimi 30 anni, hanno vissuto le diverse fasi di depotenziamento dell’ospedale. E così le minoranze. Più o meno. La Lega, infatti, inizialmente si è schierata con Porfido e con le intenzioni di Asst, poi in aula ha votato a favore di un ordine del giorno presentato da Brovelli (oggi capogruppo di Sinistra per Somma). Infine ne ha presentato uno nuovo, salvo poi non presentarsi in consiglio. In ogni caso, si tratta di un tema che di certo non è passato in sordina. E ora si è arrivati alla resa dei conti.

Oculistica, Bellaria: «Fermiamo il ridimensionamento dell’ospedale di Somma»

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