Rivolta in carcere a Varese: arresti. E la protesta della Polizia Penitenziaria

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VARESE – Rivolta in carcere a Varese: ci sono gli arresti (e i trasferimenti in altre case circondariali) ma anche le proteste. O meglio le rimostranze. E’ forte la presa di posizione della Fns Cisl, che rappresenta la polizia penitenziaria.

Il comunicato della Fns Cisl

Un nutrito gruppo di detenuti, nella serata di venerdì scorso, ha posto in essere un tentativo di rivolta – si legge nella ricostruzione resa nota dal segretario generale Fns Cisl, Antonio Barone – che ha coinvolto due delle tre sezioni in cui si articola l’istituto penitenziario di Varese. E’ innanzitutto doveroso premettere che, dalle fonti in nostro possesso, risulterebbe che la rivolta si sia basata su accuse strumentali e non veritiere concernenti l’operato degli uomini e donne del reparto di Polizia Penitenziaria di Varese, prive di qualsivoglia fondatezza.

I rivoltosi guidati con premeditazione da un gruppo di detenuti di varie nazionalità hanno cercato con la violenza di impadronirsi di tutto l’istituto. I loro intenti – prosegue l’organizzazione sindacale – sono stati prontamente intercettati e stroncati dagli uomini del reparto della polizia penitenziaria di Varese, che hanno attivato immediatamente tutte le procedure di emergenza e di contenimento degli intenti criminogeni in atto, riuscendo in breve tempo, coadiuvati dai colleghi della polizia di Stato e dell’Arma dei carabinieri sopraggiunti in ausilio, a ripristinare la legalità, l’ordine e la sicurezza all’interno della struttura penitenziaria

I responsabili della rivolta sono stati arrestati dalla polizia peniternziaria e immediatamente trasferiti presso altre sedi del distretto lombardo, grazie al celere intervento operato dalla Polizia Penitenziaria è stato possibile mantenere l’operatività dell’istituto.

Giova ricordare  che ciò è stato possibile anche grazie ai recentissimi interventi di automazione posti in essere che hanno consentito di contenere e circoscrivere alle prima fasi di avvio i gravi atti di violenza posti in essere e di soccorrere i detenuti estranei alla vicende sopra descritte ed in particolare prestare il dovuto soccorso ad un detenuto che non ha preso parte alla rivolta ma che a causa di essa, per un problema sanitario, è stato esposto a seri pericoli per la salute.

La Fns Cisl di Varese auspica che ulteriori provvedimenti di potenziamento ed ammodernamento delle dotazioni e dei sistemi di sicurezza dell’istituto siano posti in essere. Si intende ancora una volta esprimere un plauso all’operato e alla professionalità dimostrata dal personale di Polizia Penitenziaria intervenuto a sedare la rivota. Operazioni, che nonostante i momenti concitati, non sono mai sfociate in atti violenti coinvolgenti i detenuti, al punto tale che nessun ristretto ha riportato lesioni, mentre si registrano alcuni agenti di polizia penitenziaria riportanti lievi lesioni dovute ai colpi sferrati dai rivoltosi. Si invita caldamente l’autorità dirigente della casa circondariale di Varese  a valutare l’opportunità dell’adozione di riconoscimenti di pubblico apprezzamento nei confronti degli operatori intervenuti a riportare l’ordine nell’ambito dell’istituto.

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