Sacro Monte di Varese, Gregori: «Servono parcheggi e servizi oppure morirà»

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VARESE – «Parcheggi e servizi, altrimenti il Sacro Monte muore». Più che una riflessione quella di Mauro Gregori, ex consigliere comunale nella maggioranza guidata da Davide Galimberti e volto di primo piano de La Civica, vuole essere un «Promemoria per i politici varesini».

Parcheggio in piazzale Montanari

Partiamo dai parcheggi. Gregori propone di «Lavorare rapidamente alla creazione di un parcheggio interrato di corrispondenza alla Prima Cappella, in modo che molti possano parcheggiare e salire e scendere dal Sacro Monte senza dover arrivare necessariamente in auto». Non si tratta dello stesso progetto che nel 2014 scatenò una ferma opposizione da parte di 6mila varesini (tanti furono i firmatari della petizione contro la realizzazione dell’opera) con Varese 2.0 e le Vedette Lombarde in prima linea. «Quello è un progetto ormai archiviato e credo che tornare su qualcosa che è già stato bocciato sia inutile e controproducente – spiega Gregori – Tuttavia l’errore fatto dall’amministrazione Galimberti dopo quella bocciatura è stato di non lavorare per trovare altre soluzioni. Soluzioni fattibili – quel parcheggio era ecologicamente impattante per la montagna e 3milioni di euro per 90 posti auto sarebbero stati una spesa folle – per un problema che oggi rimane oggettivo». Gregori cita una delibera regionale datata gennaio 2012 dove si approva lo schema di Accordo di Programma “finalizzato all’individuazione, progettazione e realizzazione degli interventi idonei ad assicurare un’adeguata accessibilità al Santuario di Santa Maria del monte ed al borgo storico annesso in Comune di Varese”.

Un’arma per Maroni

«Tra gli interventi – continua Gregori – C’è anche quello della realizzazione di un parcheggio interrato in piazzale Montanari per garantire una disponibilità di 300, 400 posti auto. Un progetto non così impattante per la montagna che è stato “dimenticato”. Quella delibera è stata completamente accantonata. Andando a perdere un’occasione: io sono certo che Roberto Maroni, in campagna elettorale, tornerà su questo tema e su quest’opportunità sfumata». Gregori parla anche del “sistema navette” «Che così non può funzionare. O ci si organizza con 30 navette a disposizione in modo che quando il visitatore arriva a Masnago trova già il mezzo ad attenderlo mentre adesso la navetta passa ogni 30, 60 minuti, oppure non funziona».

Funicolare a pieno regime

Il parcheggio non può essere un’opera isolata, però. «Occorre rimettere in funzione la funicolare davvero – prosegue l’esponente de La Civica – Aumentando il numero delle corse giornaliere e prolungando gli orari almeno sino alla mezzanotte. Creando questo sistema di servizi sarà possibile pensare ad una pedonalizzazione della strada per il Sacro Monte. Altro punto: oggi mancano completamente indicazioni sui parcheggi, sui costi, su quando si paga e quando lo stallo è gratuito. Oltre al fatto che non c’è possibilità di pagare con le carte: il visitatore deve arrivare con le monetine contate».

Sono spariti i servizi

Ma quello dei parcheggi non è l’unico problema. «Negli anni il Sacro Monte si è svuotato: non ci sono più servizi. Non c’è un bancomat, non c’è l’ufficio postale, non c’è un presidio della polizia locale né è presente un presidio sanitario. E’ arrivato il momento – dice Gregori – Di guardare questo luogo straordinario per ciò che è: un borgo a se stante rispetto alla città. E come tale deve avere un bancomat, possibile che nessun istituto bancario sia interessato? Oppure Poste Italiane. Deve avere un presidio di polizia locale, impensabile credere basti una chiamata per avere un intervento efficace. E deve avere un presidio sanitario: un’ambulanza impiegherebbe troppo tempo in caso di un malore di estrema gravità. Tutto questo è realizzabile, ma va programmato. Le risorse? Magari si potrebbe iniziare investendo qui i 300mila euro stanziati per Nature Urbane. E poi va promosso il nostro Sacro Monte. Va promosso in modo intelligente. Un dettaglio: le lucine di Natale che quest’anno sono ancora più belle, ci sono grazie alla passione e alla buona volontà di pochi privati. Non si potra’ piu’, nel 2021, tirare a campare, confidando nella bellezza intrinseca del Sacro Monte».

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