Varese, nasce a San Fermo il polo per l’infanzia 0-6 anni. 3 milioni dal Governo

scuola San Fermo

VARESE – Nel rione di San Fermo vedrà la luce un innovativo polo per l’infanzia per bambini da 0 a 6 anni. Una struttura unica nel suo genere che punta a diventare un modello in Italia. Sarà possibile grazie ad un bando governativo vinto dall’amministrazione comunale, che porterà a Varese 3 milioni di euro. Il nuovo plesso scolastico sorgerà dove ora si trova la scuola Don Papetti. Sarà un edificio aperto alla natura, e con spazi che dialogano tra loro.

Altre risorse per Varese

Il bando a cui Palazzo Estense ha partecipato è stato promosso dalla Presidenza del Consiglio di concerto con il ministro per le Politiche della Famiglia, Elena Bonetti. Una misura mirata a finanziare gli interventi di riqualificazione di nidi e scuole per l’infanzia, per avere edifici più sicuri e moderni. Risorse che Varese ha saputo intercettare. «Un’ulteriore conferma della credibilità dell’amministrazione nel reperire fondi utili a realizzare opere per la città – commenta il sindaco Davide Galimberti – e nella capacità di partecipare a tutti i bandi importanti per migliorare sempre di più la città e, come in questo caso, le nostre scuole. Il quartiere di San Fermo è sempre di più il centro di un percorso di innovazione educativa». Il Comune negli scorsi mesi aveva inserito il progetto del polo 0-6 nel Recovery Plan varesino.

Metafora olimpica

«In questa estate di Olimpiadi – sottolinea l’assessore ai Servizi educativi Rossella Dimaggio – mi si permetta il paragone: l’arrivo di 3 milioni di finanziamento per la realizzazione di questa nuova scuola a San Fermo è come aver vinto una medaglia d’oro. Otteniamo un grandissimo finanziamento per un progetto innovativo: un vero e proprio polo per la prima infanzia dedicato ai nostri bimbi più piccoli, di sostegno alla genitorialità e di sperimentazione in ambito educativo». L’intervento si colloca su una struttura confinante con un’area a verde di oltre 7000 metri quadri, che diventerà parco e giardino attrezzato per il nuovo polo dell’infanzia. Nascerà cosi un luogo dedicato, oltre che ai piccoli e piccolissimi, anche ai loro genitori. Un laboratorio educativo a disposizione della città nel quartiere di San Fermo, che si unisce al progetto già presentato nei mesi scorsi dedicato alla fascia di età 6–14 anni della nuova Don Rimoldi.

Tecniche moderne

Il progetto nasce dalla collaborazione stretta tra gli assessorati ai servizi educativi e ai lavori pubblici. Il bando ha valutato positivamente le tecniche che verranno impiegate per realizzare la nuova scuola, che si concentrano sul benessere e comfort dei bambini e insegnanti, sugli aspetti bioclimatici della nuova struttura e su quelli energetici. Verranno realizzati sistemi di fotovoltaico, solare e impianti ad alta efficienza. «Proprio mentre si stanno svolgendo lavori di miglioramento in 38 scuole di Varese – spiega l’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati – arriva questa nuova bella notizia: otteniamo i fondi per realizzare una nuova scuola, un grande progetto che unisce le migliori tecniche di progettazione moderne con un percorso educativo innovativo. Dopo i 10 milioni investiti in 5 anni nelle nostre scuole e il percorso per la riqualificazione della Don Rimoldi, da oggi possiamo procedere con questa nuova realizzazione».

Spazi che dialogano tra loro

Tra i principali obiettivi della nuova scuola ci sarà la creazione di una relazione con l’ambiente naturale, il paesaggio e il contesto di riferimento anche in funzione didattica, aprendo l’ambito scolastico all’area a verde limitrofa. Il nuovo polo dell’infanzia garantirà la continuità del percorso educativo e scolastico favorendo il processo evolutivo delle bambine e dei bambini, volto a svilupparne l’identità e l’autonomia in un contesto unitario in cui le diverse articolazioni del sistema integrato per l’infanzia collaborano attraverso attività di progettazione e formazione comuni. Il principio che contraddistingue il progetto è l’assoluta permeabilità dei collegamenti, nella relazione urbana con il quartiere, nell’estensione longitudinale e trasversale dell’area scolastica e all’interno dell’edificio. L’identità architettonica che si vuole sostenere sarà di tipo aggregativo, ovvero un edificio con spazi che dialogano tra loro. Quest’idea rappresenta il cuore del concetto della scuola. Tutti gli ambienti interni ed esterni saranno studiati al fine di promuovere numerose modalità di utilizzo sia da parte dei bambini e delle maestre sia da parte dei genitori che potranno approcciarsi al metodo didattico del polo.