Tutto il quartiere progetta il nuovo polo scolastico di San Fermo. Realtà condivisa

san fermo polo scolastico

VARESE – Il quartiere di San Fermo a scuola di progettazione condivisa. I cittadini si sono ritrovati ieri sera, venerdì 25 giugno, all’incontro organizzato dal Comune di Varese che sta portando avanti insieme alla comunità un percorso di progettazione condivisa per la realizzazione del nuovo polo scolastico che nascerà a San Fermo. Oltre 70 persone hanno risposto all’invito dell’amministrazione e hanno partecipato all’iniziativa che ha visto un primo momento di condivisione del progetto preliminare a cura dei giovani architetti che hanno realizzato la prima stesura. Nella seconda parte della serata spazio ai tavoli di lavoro divisi per aree tematiche: scuola, sport e comunità.

Lavoro condiviso

Ad aprire i lavori è stato il sindaco Davide Galimberti che ha spiegato il grande valore di un percorso condiviso nel progettare una nuova scuola. Un lavoro iniziato dai più piccoli e che ora sta coinvolgendo tutto il rione e non solo. Per l’amministrazione erano presenti anche gli assessori Rossella Dimaggio, Andrea Civati, Dino De Simone e Roberto Molinari e la dirigente scolastica Luisa Oprandi. Insieme a loro gli architetti di Archisbang e BDR bureauche che hanno presentato il modello di gestione della “Scuola Aperta e Condivisa” e l’associazione Labsus.

Scuola, comunità e sport

Come detto, lavori sono stati divisi in 3 aree tematiche: scuola, comunità e sport. Ai vari tavoli si sono confrontati il consiglio di quartiere, la dirigente scolastica, docenti e i servizi educativi, le società sportive e le associazioni del terzo settore. Ogni gruppo ha così potuto condividere insieme ai professionisti e all’amministrazione proposte per contribuire alla qualità del progetto del nuovo polo scolastico di San Fermo. Tanti gli spunti emersi dalla serata da parte dei cittadini e dalle realtà coinvolte: dalle caratteristiche migliori per la nuova scuola alle proposte per la nuova palestra e i campi che nasceranno, fino gli sport da inserire come l’arrampicata e il parkour. Ma spazio anche per luoghi di aggregazione per il quartiere e per progetti rivolti al sociale.

Trasformare le esigenze in servizi

«Un progetto importante per il quartiere di San Fermo e per l’intera città – ha detto il sindaco Galimberti – che abbiamo voluto aprire alla condivisione attiva e la partecipazione diretta con i cittadini, la scuola, le associazioni, sportive e sociali, e il quartiere per costruire insieme il progetto più adatto alle esigenze di questo rione. Un modo innovativo per progettare una scuola ma anche gli spazi adiacenti che saranno a disposizione dei cittadini. Raccogliendo le esigenze per tradurle poi in realtà, anche grazie alle risorse che arriveranno dal Recovery».

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