Varese, Slc Cgil sulle riaperture dello sport: «Serve una legge per i lavoratori»

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VARESE – Arriva l’estate e riaprono gli impianti sportivi, ma i sindacati di SLC CGIL di Varese, pur rallegrandosi della ripartenze, che per molti lavoratori è una vera e propria boccata di ossigeno, invitano a mantenere alta la guardia. «Purtroppo i gestori degli impianti hanno ancora troppo potere per fare scelte discutibili».

Futuro di migliaia di lavoratori

SLC CGIL di Varese, da sempre impegnata nella rappresentanza e nella tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dello sport, esprime la propria soddisfazione per l’avvenuta riapertura degli impianti considerandola un importante momento per il futuro di migliaia di operatori che, forse più di altri, hanno sofferto gli effetti della pandemia.

«Tuttavia – precisano i sindacalisti – la nostra organizzazione non può esimersi dal manifestare alcuni elementi di fondata preoccupazione per i quali è doveroso mantenere alta la soglia di attenzione». In primis ci si riferisce alla preoccupante precarietà del settore, che spesso comporta perdita di posti di lavoro e lesione dei diritti.

Caso Manara

«Emblematica è la vicenda della piscina Manara di Busto Arsizio. Non è che un piccolo esempio di un malcostume, o sarebbe meglio dire una prassi vessatoria, che fornisce ai gestori tutti gli strumenti giuridici per gestire i rapporti di lavoro in maniera discutibile».

A questo proposito SLC si sta misurando con la totale mancanza di disponibilità al confronto da parte di Prime. «Accennavamo ad appigli giuridici totalmente sbilanciati a favore dei gestori. Oggi ci stiamo misurando con il sostanziale affossamento della riforma dello sport. Infatti il Governo in carica ha deciso di prorogarne gli effetti, soprattutto quelli che attengono ai contratti, a dicembre 2023. Questo, anche in considerazione che entro quella data ci sarà la scadenza naturale della legislatura e quindi le elezioni politiche, significa una legge importante per la dignità di un intero settore che rischia di non sortire i propri benefici effetti».

Direzione Roma

Per sensibilizzare l’opinione pubblica, e sollecitare Governo e Parlamento su un tema così importante, il prossimo 1 luglio SLC e NidiL, (per la CGIL) saranno impegnate, assieme ai propri omologhi di CISL e UiL, in un presidio a Palazzo Chigi nel quale auspichiamo di ottenere le prime garanzie dalla Sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali.

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