Stupro in treno a Venegono, accusa e difesa d’accordo: «Servono le telecamere»

legnano morto travolto treno

VENEGONO INFERIORE – Sollevò un polverone quando accadde – e che è accaduto è un fatto inconfutabile – solleverà un polverone al momento – il prossimo 7 marzo – della sentenza comunque vada. Ed è giusto così in entrambi i casi.

Lo stupro e le telecamere

Il doppio stupro, uno consumato completamente tra treno e banchina l’altro in stazione – il primo a Venegono Inferiore, l’altro a Vedano Olona – dovrebbe spingere una riflessione. Ieri, lunedì 27 febbraio, nell’aula bunker del Tribunale di Varese l’accusa ha chiesto una condanna a 8 e 9 anni per i due imputati, la difesa l’assoluzione. Due posizioni diametralmente opposte. Solo su una cosa, bianco e nero, sono state d’accordo: la necessità di avere più telecamere. E se il pubblico ministero Lorenzo Dalla Palma ha asserito che avendo telecamere anche a Venegono Superiore si avrebbe avuta una prova completa dell’accaduto, sottolineando come nel 2023 l’assenza di occhi elettronici fosse incomprensibile, Maurizio Punturieri, co-difensore con l’avvocato Fabio Bascialla di uno dei due imputati, ha sottolineato come nel 2023 l’assenza di telecamere sui treni sia inaccettabile.

Siamo nel 2023?

Due ragazze sono state aggredite sessualmente. Questo è un fatto inconfutabile e gravissimo. Due uomini sono a processo. Ma c’è il dubbio che non siano quelli giusti. Le telecamere darebbero una risposta? Sì, stando ad entrambe le parti del processo. In un caso darebbero la certezza della prova. Nell’altro avrebbe dato la possibilità al capotreno di chiamare le forze dell’ordine in tempo reale e salvare una ragazza. Dopo il fatto e dopo gli arresti, oggetto di processo, la politica ha fatto un bel viaggio in treno rivendicando il diritto delle donne (e non solo loro) di viaggiare su un treno in sicurezza. Tutte e tutti in fila sono salite/i sul treno. Un treno sicuro a prescindere dalla presenza dei giornalisti e dalla luci della cronaca. Però poi le telecamere si sono spente. I video aiuterebbero il processo in corso. Gli occhi elettronici potrebbero salvare almeno una donna. O garantire giustizia. Ma nulla è cambiato.

venegono doppio stupro treno – MALPENSA24