Uno studio conferma: «Cassano Magnago a elevato rischio idrogeologico»

Cassano alluvioni rischio idrogeologico

CASSANO MAGNAGO – Il documento semplificato che andrà in approvazione venerdì 3 marzo in consiglio comunale lo conferma: la città di Cassano Magnago resta a «elevata criticità idraulica» (foto di repertorio). 

I problemi 

Cassano Magnago è una città ad elevato rischio, come documentato dalla serie di alluvioni succedutesi negli ultimi decenni. Buona parte del territorio comunale, scrivono l’ingegnere e il geologo che hanno redatto lo studio, «presenta problematiche idrauliche legate alla difficoltà di smaltimento dei deflussi in concomitanza di eventi meteorici significativi, che possono determinare sia insufficienze idrauliche dei corsi d’acqua principali che saturazione della rete di smaltimento delle acque meteoriche in ambito urbano». Particolarmente critiche risultano le aree prossime al Tenore e al Rile. Per quest’ultimo, se le insufficienze idrauliche del corso d’acqua sono state fortemente ridotte dalla realizzazione delle vasche di laminazione a monte, «permangono problematiche minori di saturazione delle reti fognarie prossime al tratto tombinato ed immediatamente a valle». E ancora: «Lo stesso tratto tombinato non garantisce un franco di sicurezza tale da escludere possibilità di ostruzioni e rigurgiti verso monte». I tecnici sottolineano inoltre che la significativa presenza di aree impermeabili e l’elevata densità abitativa del centro urbano aggravano ulteriormente le problematiche idrauliche dell’area riducendo la possibilità di infiltrazione nel suolo.

Le soluzioni 

I tecnici non si limitano a evidenziare le criticità ma provano anche a indicare le soluzioni, divise tra ridurre i deflussi superficiali favorendo sistemi di infiltrazione naturale e ritardare la trasposizione dell’onda di piena verso il recettore finale mediante sistemi di accumulo a rilascio controllato e aree di laminazione. 
Innanzitutto definiscono «prioritaria» la realizzazione di alcuni tronchi di fognatura bianca, da posizionare nei punti del territorio comunale ritenuti più strategici, che potranno essere utilizzati anche per eventuali allacci di opere private. 
I rami principali individuati sono il collettore di Via Garibaldi/via Boscaccio per intercettare parte delle acque che attualmente vengono scolmate all’interno del Torrente Rile per convogliarle verso valle, il collettore di via Gasparoli e il prolungamento della conduttura di acque bianche che attualmente scarica a valle dell’uscita del tratto tombinato del Rile, al fine di alleggerire il tratto del torrente che manifesta alcune insufficienze idrauliche a valle dell’immissione. 

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