BUSTO ARSIZIO – Un gruppo d’opposizione al vertice di maggioranza per decidere il futuro della giunta e delle partecipate. Al netto delle telefonate e delle chat, che già nella mattinata di oggi, lunedì 17 giugno, dicono essere piuttosto calde, la giornata politica entrerà nel vivo sul far della sera. Quando attorno alle 18 si riuniranno il direttivo della Lega Nord e il gruppo di Forza Italia. Due riunioni separate, non congiunte, durante le quali i partiti di coalizione faranno il punto della situazione e affineranno le strategie da portare al tavolo di maggioranza convocato per le 21. Salvo retromarce e inversioni a U repentine e da non escludere, visto i precedenti.
La situazione al momento
Nulla è cambiato rispetto a quanto sinora annunciato. Ovvero che alla prima riunione di maggioranza, convocata per cercare di dipanare l’intricata situazione di Palazzo Gilardoni, saranno presenti sei rappresentanti delle forze politiche della coalizione di governo. Anzi, se si tiene conto dello schema in sala esagonale, bisognerebbe parlare di 5 forze di maggioranza e una di opposizione. Cioè, accanto al sindaco Emanuele Antonelli, al segretario del Carroccio Francesco Speroni, al referente di Forza Italia Gigi Farioli, a quello di Fratelli d’Italia Checcho Lattuada e a quello della Lista Antonelli (perché a oggi non è ancora sciolta) Paolo Genoni, ci sarà Matteo Sabba, leader, stratega ed estensore dei comunicati di stampa di Busto Grande. Che però in consiglio sta all’opposizione. E che già un anno fa rivendicava più spazio in maggioranza.
Sabba di lotta e di governo
La politica però non è sempre è quel che si vede. Nel senso che è vero che Matteo Sabba è uno degli esponenti strategici di Busto Grande, lista che ha portato acqua per l’elezione di Antonelli a sindaco. Ma è anche vero che il gruppo civico ha poi preso la via che portava all’opposizione. Tanto che lo stesso Paolo Efrem, il consigliere eletto in Busto Grande, ha fatto armi e bagagli anche in sala consigliare, sedendosi tra i banchi dove stanno Partito Democratico, Busto al Centro e i grillini. Come è vero che l’azione di Busto Grande in consiglio è stata più di appoggio, continuativo e consequenziale, alla maggioranza. Ma al netto di tutto ciò, pare che la presenza di Sabba al vertice di oggi sia in rappresentanza di Lombardia Ideale. Si dice per volontà del coordinatore di questo nuovo contenitore politico Giacomo Cosentino, affine a Sabba per idee politiche pregresse. E con quale veste Matteo Sabba siederà al tavolo, ovvero se con quella di Busto Grande o di Lombardia ideale, lo dovrà chiarire in fase di vertice.
Ad ogni modo se la voce che vuole Sabba punto di riferimento di Lombardia ideale a Busto venisse confermata ufficialmente (ma al momento non è così), sposterebbe la collocazione politica dei lombardi ideali bustocchi molto a destra. Tanto che esiste anche una parte di esponenti vicini a quest’area (il gruppo di Insieme e futuro per intenderci) che hanno posto la questione della guida del movimento politico. Se non sui tavoli ufficiali, almeno al loro interno. E, in ogni caso, in questo momento fuori dalla coalizione di maggioranza. Perché al tavolo la voce di Lombardia Ideale (o di Busto Grande) è quella di Matteo Sabba, volto giovane della politica cittadina che, dice qualcuno, “ha un piede in troppe scarpe”.
Il segreto di Pulcinella
Non è più un segreto l’ambizione di Matteo Sabba di avere un posto da assessore. Se non per lui per l’area che rappresenta. Del resto in passato ha più volte chiarito questo concetto. Che pare essere tornato di moda. L’unica cosa che resta da capire è quale targa politica verrà appiccicata qualora la cosa si concretizzasse: ovvero sarà un assessore di Busto Grande o di Lombardia Ideale? Un dettaglio non da poco. Poiché nel primo caso (ma anche nel secondo, in realtà) verrebbe messo in discussione il posto in giunta di Paola Magugliani, nominata in origine come assessore tecnico esterno, ma spesso rivendicata come punto di riferimento di Busto Grande. Insomma anche la posizione dell’assessore al Marketing oggi è in discussione, tanto più che la Lega sembra intenzionata a voler rendere ancor più verde la squadra di governo della città.