BUSTO ARSIZIO – Gli abitanti di via Caprera hanno consegnato la petizione al comandante della polizia locale e per conoscenza all’assessore alla viabilità Massimo Rogora. Ora attendono una risposta.
Sicurezza viabilistica, parcheggi selvaggi e preoccupazione che la situazione, già al limite della sopportazione, possa anche peggiorare. L’apertura della Coop, infatti, è uno spauracchio. La gente teme che il traffico su questa lunga laterale di via Mameli possa impazzire una volta aperto il supermercato. Già il via vai di auto è davvero sostenuto. Si tenga conto che via Caprera corre a due passi dalla stazione ed è utilizzata per chi va in tribunale o alla sede dei sindacati.
Ora si teme anche l’incremento del passaggio dei tir diretti alla Coop per il rifornimento delle merci. Insomma un tassello che se aggiunto potrebbe davvero far esplodere il quadro viabilistico. Preoccupazioni condivise anche dai cittadini aderenti al Comitato del Borri, i quali hanno espresso a più riprese le loro preoccupazione per l’apertura della Coop, ma soprattutto per le conseguenze che supermercato e realizzazione della rotatoria potrebbero causare a livello di viabilità.
Parcheggi selvaggi e manutenzione del verde
I residenti di via Caprera inoltre lamentano il malcostume degli automobilisti di parcheggiare ovunque. Persino sui marciapiedi, dove le auto costringono i pedoni a camminare sulla strada. E dove spesso il rischio di essere arrotati è davvero alto. Una delle richieste fatte e contenute nella petizione è quella di istituire il disco orario negli stalli regolari. Questo comporterebbe una maggior rotazione di auto e quindi qualche possibilità in più di trovare posteggio.
A rendere critica la viabilità lungo questa strada è anche la doppia fila di macchine in sosta, che in alcuni punti restringe di molto lo spazio di transito. I cittadini raccontano che ogni giorno si rischia un frontale e che per i ciclisti passare indenni è quasi un terno al lotto. L’ultima nota dolente è legata oltre che alla sicurezza anche al decoro: l’arteria è dissestata e il verde cresce rigoglioso riducendo la visibilità e rendendo difficoltoso anche il semplice camminamento dei pedoni sui marciapiedi già invasi dalle auto.