Si è chiuso a Villa Recalcati l’anno della Green school: 25 mila studenti coinvolti

I referenti istituzionali del progetto Green school

VARESE – Più di 25 mila studenti coinvolti e oltre 2 mila docenti. Ma anche, più nel dettaglio, 39 scuole dell’infanzia, 62 scuole primarie, 41 scuole secondarie di primo grado e 16 scuole secondarie di secondo grado. E che vede la collaborazione di Agenda 21 Laghi, Uninsubria, Cast, Jrc di Ispra con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese.

Numeri importanti e relativi all’anno scolastico appena concluso. Perché la popolazione scolastica coinvolti in questi dieci anni di vita dal progetto Green school è molto, ma molto più ampia. Segno che la cultura ambientale, fatta anche di progetti, ma soprattutto di piccoli gesti, è ormai nelle corde dell’istituzione scolastica. E non ci sono alfieri migliori dei giovani quando si vogliono radicare idee, cambiare in meglio stili di vita e migliorare il vivere in comunità nel rispetto della terra e dell’ambiente.

Villa Recalcati madre della Green school

E la Provincia di Varese e l’assessorato all’ambiente ad aver tenuto a battesimo questo longevo e strategico progetto che anno dopo anno, entrando nelle scuole, ha contribuito e continua a contribuire alla formazione di coscienze sempre più attente alla sostenibilità ambientale. Un’iniziativa che nessuno ha mai messo in discussione, nemmeno con il cambio imposto dalla riforma Delrio, e che è stato passato, come il testimone durante la staffetta, di assessore in assessore (prima) e di consigliere delegato in consigliere delegato (ora).

Il futuro nelle mani dei giovani

E questa mattina, martedì 7 giugno, a sancire la fine dell’anno scolastico di Green school nella sala Ambrosoli di Villa Recalcati c’era Marco Colombo, consigliere delegato all’ambiente. Che ha subito dimostrato di saper entrare in sintonia con gli alunni presente in rappresentanza di tutte le scuole che hanno partecipato. «Finalmente – ha dichiarato l’assessore – oggi da parte degli adulti c’è una presa di coscienza sull’importanza dell’educazione ambientale. E lo dimostra il fatto che questa tematica è anche parte del percorso didattico. Con progetti come quelli della Green school. Che ha il merito di coinvolgere i giovani, ma anche di far crescere una sensibilità ambientale necessaria per il nostro futuro e per quello della terra. Futuro che può esser garantito anche attraverso tanti piccoli gesti quotidiani».

Ritorno al pre Covid

Dopo l’edizione 20/20 – 2021, svoltasi in piena pandemia con enormi difficoltà, l’edizione 2021/2022 di Green School ha avuto come sfida principale quella riprendere e di ritornare ai livelli preCovid. Sfida vinta in parte. Le scuole con il supporto del CTS ce l’hanno messa tutta per centrare l’obiettivo, ma la situazione dell’emergenza pandemica non ha permesso di lavorare come gli anni precedenti, in particolare per quanto riguarda l’adozione di alcune buone pratiche, che se prima della pandemia erano ormai una prassi, ora con le varie misure di prevenzione sono da ripensare.

«C’è un aspetto che vorrei sottolineare di questo progetto ormai più che decennale – ha dichiarato Linda Casalini presente in rappresentanza dell’Ufficio scolastico territoriale – è che ogni singola scuola può lavorare su un tema ambientale differente e può mettere in campo azioni concrete. Ogni realtà però lavora nella rete dell’obiettivo da tutti condiviso: la sostenibilità ambientale».