«Vogliamo laboratori e palestra»: studenti in sciopero ad oltranza all’Ipc Verri di Busto

BUSTO ARSIZIO – Mattinata di sciopero per gli studenti dell’Ipc Verri. «Vogliamo laboratori e palestra» uno degli striscioni apparsi durante la protesta. Un folto gruppo di ragazzi che frequentano la scuola superiore del quartiere Santi Apostoli è rimasta in cortile al suono della campanella inscenando un presidio. Ad un certo punto, chiamata dalla preside, è arrivata la Polizia, per sgomberare il cortile e far uscire i ragazzi fuori dal cancello dell’Istituto. Tutto è avvenuto in modo pacifico, senza tensioni.

Le rivendicazioni

«Pretendiamo l’apertura immediata dei laboratori – una delle rivendicazioni degli studenti dell’indirizzo enogastronomico prima di far partire lo sciopero – negli anni precedenti l’apertura è sempre stata a fine novembre e questo riteniamo sia sbagliato, visto che in una scuola alberghiera l’apertura dei laboratori dovrebbbe essere immediata all’inizio del nuovo anno. Inoltre vorremmo precisare che per quanto riguarda i laboratori l’anno precedente abbiamo fatto presente che le derrate alimentari erano insufficienti e le poche che erano presenti erano inutilizzabili visto che erano scadute». Per quel che concerne la questione della palestra, chiusa da due anni per la pandemia, gli studenti rincarano la dose: «Pretendiamo chiarimenti sulla domanda che ci viene posta dagli studenti frequentemente e giornalmente ovvero: “perché siamo l’unica scuola ad avere ancora la palestra chiusa e svolgere educazione fisica all’aperto al freddo dopo la pandemia?”. Aggiungiamo che il fatto che la palestra scolastica chiusa da due anni per colpa della pandemia venga utilizzata da un ente esterno e non dagli studenti ci risulta scorretto nei nostri confronti».

Il confronto

La preside ha poi accolto quattro rappresentanti degli studenti per discutere vis-a-vis dei problemi sollevati. Annunciando che la palestra nei prossimi giorni tornerà a disposizione dell’Istituto e che le attività dei laboratori stanno per riprendere, anche se ci sono ancora delle criticità di tipo organizzativo da risolvere. Risposte che non avrebbero soddisfatto gli studenti: lo sciopero prosegue ad oltranza. Finché non arriveranno certezze. Sulla vicenda si sta muovendo anche il consigliere comunale di minoranza Emanuele Fiore (Popolo Riforme e Libertà): «Anche se non è competenza consiliare, gli studenti sono nostri concittadini ed è giusto che siano ascoltati»

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