Volandia, 4.500 studenti alla scoperta della “Busto aviatoria”

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BUSTO ARSIZIO – Due pullman al giorno per ventiquattro giorni hanno fatto la spola tra Busto Arsizio e Malpensa, con tappa obbligata a Volandia. Obiettivo? Raccontare ai 4.500 studenti delle scuole elementari e medie di Busto il rapporto secolare tra la loro città e l’aviazione italiana. Una storia iniziata oltre cento anni fa che ha trasformato il territorio attorno a Malpensa nella “Provincia con le ali”, grazie a un settore – ricorda il vicepresidente del Parco e museo del volo Luciano Azzimonti – «che attorno a Malpensa, grazie anche a Leonardo, oggi dà lavoro a oltre 40mila persone tra lavoratori diretti e indotto».

La storia nasce a Busto

Il racconto della Busto aviatoria , affidato ai volontari di Volandia, inizia nel 1911, con le gesta del capitano Carlo Maria Piazza, protagonista il 23 ottobre di quell’anno del primo volo di ricognizione durante la Guerra di Libia. Ma la “Busto con le ali” deve molto anche a Carlo Azzimonti. «Sindaco a 23 anni – racconta il vicepresidente di Volandia – fece costruire nel 1914 un aeroporto dove oggi c’è la caserma Ugo Mara. Diventò in poco tempo la base di partenza degli aerei che andavano al fronte».

Malpensa, aeroporto città di Busto Arsizio

Ma il vero aeroporto Città di Busto Arsizio è Malpensa, rinato come scalo civile nel 1948 grazie all’intraprendenza dell’imprenditoria bustocca che intuì le potenzialità di quello che oggi è lo scalo intercontinentale di Milano. Una storia che i 4.500 studenti di Busto Arsizio – grazie all’iniziativa promossa da Volandia, Sea e amministrazione  comunale – hanno ripercorso visitando il padiglione di Volandia dedicato alla nascita di Malpensa 70 anni fa.

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