Sea apre ai sindaci di Malpensa: dialoghiamo. Il ricordo dei pionieri bustocchi

malpensa modiano cippo

MALPENSA – C’è Pietro Modiano, presidente uscente di Sea, all’inaugurazione del cippo restaurato che, davanti al terminal 2, ricorda i primi passi di Malpensa (1948)  per opera di un gruppo di industriali bustocchi e dell’amministrazione civica di allora, guidata dal sindaco Giovanni Rossini. E’una mattinata, oggi domenica 28, di pioggia e vento: l’aeroporto celebra il doppio compleanno , quello della sua fondazione, giusto settant’anni fa, e dell’avvio del grande terminal 1, nell’ottobre del 1998.  Si fa festa. E si ricordano gli imprenditori che diedero vita alla straordinaria avventura aeroportuale.

La diserzione dei primi cittadini

C’è Modiano, c’è Paola Magugliani, assessore di Palazzo Gilardoni in rappresentanza del primo cittadino Emanuele Antonelli, impegnato in una manifestazione concomitante;  non ci sono i sindaci del cosiddetto sedime di Malpensa. Protestano per la marginalità delle istituzioni territoriali nelle decisioni per lo sviluppo dello scalo. Una vecchia, irrisolta questione, che il presidente della società di gestione affronta evitando lo scontro, benché dichiari: “Mi spiace che i sindaci non siano presenti, sarebbe stata l’occasione per parlarci di nuovo. Perché coi sindaci ci vediamo spesso, molto più di quanto loro facciano credere”. Modiano  riconosce “che le esigenze di crescita comportano problemi ambientali e non solo, che cerchiamo in tutti i modi di affrontare”. Anche facendo partecipare il territorio? “Mi pare proprio di si”.

malpensa modiano cippo

Bellaria, presenza istituzionale

A pochi passi dal presidente Modiano uno dei sindaci interessati alla querelle ascolta e tace. E’ Stefano Bellaria, primo cittadino di Somma Lombardo. Presente alla cerimonia in dissenso dai suoi colleghi del Cuv, il consorzio urbanistico volontario? “Ma no, non fraintendiamo – risponde alle sollecitazioni di Malpensa24 – sono qui solo per dovere istituzionale: il cippo dedicato ai bustocchi è dentro i confini del mio comune. Mi sembrava corretto esserci”. Non una parola in più, netto il rifiuto di farsi fotografare con Modiano e l’assessore Magugliani. Bellaria c’è ma è come se non ci fosse. E non serve spiegare.

Il cippo della memoria

Cerimonia semplice e partecipata, nonostante il maltempo. Introduzione di Paola Magugliani, in fascia tricolore. Poche parole per ricordare l’intuizione dei suoi concittadini bustocchi; Modiano ne riconosce l’impegno e il fatto che da lì, in un certo senso, è partito tutto. Valerio Mariani, presidente del consiglio comunale di Busto e consigliere provinciale, porta il saluto di Villa Recalcati. A testimonianza di quanto fu fatto allora, è presente la figlia del sindaco Rossini. Sorrisi e strette di mano. Fotografie e un bel po’di commozione. Sul cippo è incisa una frase aulica, prosa di altri tempi quanto efficace: “Per disarmate rotte e profittevoli incontri tra i popoli, cittadini bustesi nel 1948 all’Italia dirutta ma libera e alacre vollero restituito il porto aereo della Malpensa approdo di civili nazioni in virtù di Milano venuta a porre per riconoscenza e a ricordo”. In virtù di Milano, certo: oggi Malpensa, come tutti sanno, è l’aeroporto del capoluogo lombardo.
Poi Modiano ribadisce i termini di uno sviluppo che quest’anno riporta in brughiera 24 milioni di passeggeri, sottolinea i progetti per il futuro, accenna al trasferimento provvisorio dei voli di Linate in brughiera, riconosce piena legittimità al territorio. Sono i temi di sempre, ribaditi in una occasione ufficiale. Nel frattempo, al terminal 2, la fanfara dà il la alla lunga giornata di festa. Malpensa è decollata di nuovo, adesso sta facendo quota. Nonostante pioggia e vento, non certo il cattivo tempo di questa domenica.

malpensa modiano cippo

Malpensa modiano cippo – MALPENSA24