Vuelta 2022. Remco Evenepoel è sempre più padrone

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Remco Evenepoel (Quick Step) ammazza la 10^ tappa della Vuelta a España 2022: si aggiudica la cronometro Elche-Alicante, un “piattone” di 31 chilometri, rifilando 48 secondi a Primoz Roglic (Jumbo Visma) e 1 minuto esatto al compagno di squadra Remi Cavagna, a lungo in testa prima delle performance dei migliori.
Il super lupacchiotto conquista la prima tappa in un grande giro in carriera: fa strano pensarlo, ma è così. E potrebbe essere il successo che chiude ogni discorso, ma c’è ancora una metà abbondante di Vuelta davanti a noi…

La giornata di oggi, va detto subito, è stata “azzoppata” da Covid-19 e altri malanni. Tra il riposo di ieri e stamattina abbandonano in otto: José Herrada (Cofidis, fratello di Jesus), Mathias Norsgaard (Movistar), Floris De Tier (Alpecin), Harry Sweeny e Jarrad Drizners della Lotto Soudal, Sam Bennett (Bora Hansgrohe) che lascia praticamente la maglia verde nelle mani di Mads Pedersen, e due specialisti della disciplina odierna come Edoardo Affini (Jumbo Visma) e Ethan Hayter (Ineos).

Il primo a scattare dai blocchi è alle 13:53 Boy Van Poppel dell’Intermarché Want Gobert. Si avvicendano alcune belle prestazioni, come quelle del lussemburghese Alex Kirsch (Trek Segafredo), dell’accoppiata australiana della Bike Exchange Michael Hepburn-Luke Durbridge e successivamente di Dylan Van Baarle (Ineos) e della maglia a pois Jay Vine (Alpecin) ma a portare l’asticella sotto la barriera dei 35 minuti è la locomotiva della Quick Step: Remi Cavagna. Intanto Pedersen si gode il primato della classifica a punti con ben 66 lunghezze di vantaggio su Marc Soler, e in questa crono fa un tempo di poco peggiore del compagno Antonio Tiberi: due minuti più alti rispetto al TGV di Clermont.

Buone prove di un cronoman come Rohan Dennis (Jumbo Visma) e soprattutto di Fred Wright (Bahrain Victorious) che però riescono solo a mettersi in mezzo a Hepburn e Durbridge, e in mezzo a loro s’inseriscono poi Nelson Oliveira (Movistar), Jan Polanc (UAE) e David De La Cruz (Astana). Il campione crono statunitense Lawson Craddock è il secondo uomo a stare sotto i 35 minuti, ma rimane 37 secondi più alto di Cavagna.

Infine, il momento dei big. In mezzo a Wright e Dennis si collocano pure i due uomini-chiave della UAE Joao Almeida (che sbaglia strada nel segmento finale) e Juan Ayuso. Davanti a costoro si colloca Ben O’Connor, appena un decimo di secondo più lento del già citato sorprendente Hepburn. Ma tutti loro finiranno fuori dalla top-10…

Mentre Thymen Arensman (DSM) arriva un po’ attardato e crolla al suolo (sempre cosciente per fortuna) sofferente per il caldo, il franco-russo della Ineos Pavel Sivakov conclude una delle sue migliori crono in carriera: è il terzo a scendere sotto i 35′ e inizia a popolare il podio di grandi nomi. Da lì iniziano ad arrivare e piazzarsi diversi protagonisti dei piani alti: Miguel Angel Lopez (Astana) conferma quanto ci ha detto di buono Samuele Battistella sulla sua condizione, Tao Geoghegan Hart (Ineos) fa ancora meglio ed entra nei primi dieci della generale, Simon Yates (Bike Exchange) si piazza tra Geoghegan Hart e il compagno Craddock e scavalca Ayuso in classifica, la maglia bianca Carlos Rodriguez risponde agli altri Ineos ed è colui che si avvicina maggiormente a Cavagna.

A quel punto mancano solo tre biciclette ancora sul percorso. E si verifica un altro avvicendamento di classifica, piuttosto prevedibile: Primoz Roglic è il quinto corridore a stare nell’ordine dei 34 minuti e, oltre a scalzare Cavagna dalla hot seat, supera al secondo posto generale Enric Mas (Movistar) che fa il meglio nelle sue possibilità ma non è uno specialista contro il tempo, e il massimo che gli riesce è l’ingresso nei dieci di tappa. La cosa impressionante però, è che solo pochi metri dietro Mas, dopo essergli partito due minuti dopo, taglia il traguardo finale un monumentale Evenepoel, che ha tenuto un ritmo forsennato fin dal principio e ha continuamente messo a referto lucine verdi nei raffronti cronometrici coi rivali. Sloveno compreso. Solo applausi per lui e per una Quick Step che vuol dare un calcio a ogni etichetta di squadrone da gare di un sol giorno.

Dopo Tiberi, il migliore italiano di tappa è l’eterno Domenico Pozzovivo, seguito circa mezzo minuto più tardi dal trio Masnada-Battistella-DeMarchi.

Domani si torna a correre in linea: frazione per velocisti in Andalusia con arrivo al Cabo de Gata.

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