A Busto la giunta è quasi fatta, ma la Lega ha troppe poltrone. Vertice col sindaco

BUSTO ARSIZIO – Domani mattina, venerdì 15 ottobre, il sindaco riunirà i rappresentanti delle quattro liste che lo hanno sostenuto alle elezioni per cercare di trovare la quadra definitiva sulla nuova giunta. L’intesa di massima raggiunta nella riunione di martedì 12 ottobre può reggere solo se la Lega cederà sul fronte delle partecipate della galassia Agesp, oggi tutte “occupate” da suoi uomini e donne. Altrimenti al Carroccio, che punta a lasciar decadere gli amministratori a scadenza naturale (due nei primi mesi del 2022 e una a primavera 2023), potrebbe venir chiesto di rinunciare ad uno dei tre posti in giunta. Ma il delicato equilibrio della giunta Antonelli-bis a quel punto potrebbe complicarsi.

La squadra e le deleghe

La giunta sarebbe anche bell’e pronta, con le deleghe forse da limare ma praticamente definite. Il sindaco manterrebbe per sé i lavori pubblici e il verde e assegnerebbe ad una leghista (molto probabilmente Manuela Maffioli, o in alternativa Paola Reguzzoni) la poltrona di vicesindaco. Per quanto riguarda gli assessorati, in casa Lega Maffioli continuerebbe ad occuparsi di cultura e attività produttive e l’altro uscente Giorgio Mariani di urbanistica, mentre Reguzzoni otterrebbe la delega ai servizi sociali. Per i tre uomini della Lista Antonelli sono pronte le deleghe al personale, innovazione e cimiteri per Mario Cislaghi, bilancio e sport per Maurizio Artusa, sicurezza e viabilità per Salvatore Loschiavo. Infine, Daniela Cerana di Fratelli d’Italia si incaricherebbe di istruzione e giovani. A Forza Italia spetterebbe invece la presidenza del consiglio comunale per Laura Rogora.

Il nodo partecipate

Tutto risolto? Non è così semplice. Perché con le tre società partecipate della galassia Agesp tutte in quota Lega, il partito uscito con le ossa un po’ rotte dalle elezioni (due consiglieri in meno e non più primo gruppo di maggioranza) farebbe un insperato “en plein”, mantenendo almeno fino a giugno tre posti in giunta, tra cui quello di vicesindaco, e le presidenze delle tre Agesp. Un po’ troppo per non irritare gli alleati, che chiedono infatti di liberare in tempi brevi almeno due delle società del Gruppo Agesp, per poter riaprire i bandi di selezione degli amministratori. Ma anche all’interno della sezione del Carroccio ci sono degli equilibri da preservare, con le varie anime che, anche alla luce dell’esito elettorale, invocano una rappresentanza nelle stanze dei bottoni.

Il nuovo consiglio

Tutte questioni che il sindaco, che non aveva partecipato alla riunione dell’altra sera, sarà chiamato a dirimere. E così l’ufficializzazione della nuova giunta potrebbe essere rimandata a settimana prossima, e a quel punto anche l’esito del ballottaggio di Varese tra Bianchi e Galimberti potrebbe influenzare qualche scelta. Domani, intanto, potrebbe essere convocata la prima seduta del consiglio comunale, che sarà presieduta dal “consigliere anziano” Patrizia Testa (la cui elezione resta sotto verifica per una possibile incompatibilità): si parla del 9 novembre come possibile data, altro segno del fatto che Antonelli si tiene prudenzialmente “largo” sui tempi di formazione della giunta. E se lo schema della nuova giunta venisse confermato, con le dimissioni dei consiglieri che verranno nominati assessori, si aprirebbero le porte del consiglio comunale per Max Rogora e Simone Orsi della Lega, per Matteo Sabba (che dovrebbe lasciare la presidenza del Distretto del commercio), Chiara Colombo e Roberto Ghidotti della civica, e per Francesco Attolini di FdI.

Busto, maggioranza in cerca della quadra sulla giunta. Si profila lo schema 3-3-1

busto arsizio giunta antonelli – MALPENSA24