Testa e Lanza incompatibili per il consiglio comunale di Busto? Verifiche in corso

Patrizia Testa e Giuseppina Lanza

BUSTO ARSIZIO – Dubbi sull’incompatibilità degli eletti, verifiche in corso. In particolare le attenzioni in questi giorni sono concentrate su due neo-consigliere comunali elette grazie alle preferenze ottenute alle urne. Si tratta di Patrizia Testa, presidente della Pro Patria e più votata, da capolista, della Lista civica per Antonelli Sindaco, e di Giuseppina Lanza, co-coordinatrice cittadina di Italia Viva e unica eletta della lista I Riformisti-Lavoriamo per Busto che sosteneva la candidatura a sindaco di Gigi Farioli. I loro rispettivi ruoli societari e professionali (presidente di un club convenzionato con il Comune la prima, dipendente di una società partecipata dal Comune, Alfa Srl, la seconda) suscitano qualche perplessità, ma entrambe vogliono essere presenti alla prima seduta del nuovo consiglio comunale, che verrà convocata presumibilmente attorno alla fine del mese.

La “consigliere anziana”

Di sicuro Patrizia Testa, presidente e proprietaria della Pro Patria, non intende mancare all’appuntamento in sala esagonale. Le 309 preferenze ottenute alle urne, più votata in assoluto della lista più votata in città, ne fanno la “consigliera anziana”, non certo per ragioni di età ma di cifra elettorale individuale, cioè la somma tra i voti di lista e le preferenze personali: sarà dunque lei a presiedere la seduta inaugurale della nuova assemblea civica (come cinque anni fa toccò a Gigi Farioli, che con le sue preferenze personali riuscì a colmare il gap che divideva la lista di Forza Italia da quella della Lega) e a dirigere la votazione del nuovo presidente del consiglio comunale. Restano i dubbi sull’eventuale incompatibilità tra le due cariche, quella di consigliere comunale e di presidente di una società sportiva titolare di una convenzione con il Comune, in virtù di un comma dell’articolo 63 del testo unico degli enti locali.

Pronta per una soluzione

Circostanza che sembra non preoccupare più di tanto. Da un lato, dall’entourage della Lista civica per Antonelli Sindaco fanno sapere che le «verifiche sono in corso», ma confidano che la Presidentissima possa limitarsi ad astenersi dal partecipare a votazioni che possano toccare direttamente i rapporti tra il club bianco-blu e l’amministrazione comunale di cui diventerà rappresentante. Dall’altro è la stessa Patrizia Testa che ribadisce che «ci sono anche alternative». Parole che risuonano quelle già pronunciate dopo l’annuncio della sua candidatura («una soluzione la troveremo sicuramente») e che potrebbero forse preludere ad un eventuale riassetto societario in via Cà Bianca per risolvere alla radice un eventuale motivo di incompatibilità. D’altra parte in passato Alberto Armiraglio, da presidente della Pro Patria, era stato più volte assessore senza che si ponesse un problema di compatibilità.

Lanza dipendente Alfa

Diverso il caso di Giuseppina Lanza, detta Giusy, che grazie a 41 preferenze è l’unica consigliere eletta nei Riformisti-Lavoriamo per Busto, con tre voti in più del candidato più giovane in assoluto, Nicholas Burchielli. Qui il dubbio sulla compatibilità è legato al suo lavoro in Alfa Srl, la società provinciale che gestisce il servizio idrico integrato, di cui il Comune di Busto Arsizio è socio con una quota del 5,64%. «Sono una semplice impiegata, non una dirigente» sottolinea Giusy Lanza, che ritiene il suo ruolo assolutamente compatibile con quello di consigliere comunale. Anche in questo caso, come da prassi, verranno effettuate tutte le verifiche di rito. Tra gli adempimenti di legge che spettano al consiglio comunale nella prima seduta c’è infatti anche la convalida degli eletti, sulla base della verifica della eleggibilità dei propri componenti.

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