Tovaglieri batte tutti, exploit Maffioli, Tallarida e Testa. M5S fuori dal consiglio a Busto

BUSTO ARSIZIO – È Isabella Tovaglieri la “miss preferenza” delle elezioni amministrative di Busto Arsizio. Con 591 consensi personali, l’europarlamentare della Lega non ha rivali nell’agguerrita corsa allo scranno in sala esagonale. Sul “podio” anche un’altra leghista, la vicesindaco uscente Manuela Maffioli, che ottiene 349 preferenze e, a sorpresa, anche Orazio Tallarida, capolista di Forza Italia, che si ferma subito dietro, a 348 voti personali. Sopra quota 300 anche il segretario del PD Paolo Pedotti (319), la presidente della Pro Patria Patrizia Testa (309) e la commissario della Lega Paola Reguzzoni (306). Ma i dati sono ancora non definitivi, perché dopo oltre 18 ore dall’inizio degli scrutini mancano ancora all’appello le preferenze di una sezione, quella dell’istituto La Provvidenza, che però non dovrebbe ribaltare le graduatorie fin qui consolidate.

La maggioranza

È una lunga notte quella degli spogli a Busto, complice il clamoroso ritardo registrato al seggio 41 delle scuole De Amicis, il cui risultato definitivo è arrivato in Comune solo poco prima delle 3 del mattino. Alla fine la spartizione dei seggi è sostanzialmente quella che era stata anticipata nel corso della diretta webtv di Malpensa24. Alla maggioranza che sostiene il rieletto sindaco Antonelli spettano 15 seggi. La lista civica per Antonelli Sindaco ne ottiene 6: la più votata è la capolista Patrizia Testa, presidente della Pro Patria, con ben 309 preferenze, seguita da Maurizio Artusa, ex segretario PD e rappresentante del gruppo Risvegliamo Busto, con 253. Entrano direttamente in consiglio anche Salvatore Loschiavo (200), l’ex assessore Mario Cislaghi (173), il portavoce del comitato di quartiere di Beata Giuliana Alex Gorletta (163) e il candidato dell’associazione Libertas Marco Lanza (157). Primo dei non eletti, con 141 preferenze, il presidente del Distretto del commercio e già fondatore di Busto Grande Matteo Sabba (141), seguito da Chiara Colombo, mentre è per certi versi clamorosa l’esclusione dell’unico consigliere uscente, Roberto Ghidotti, che non va oltre i 117 consensi.

Per la Lega solo 4 consiglieri, contro i 6 con cui aveva concluso la passata tornata amministrativa. Oltre alle due più votate in assoluto Isabella Tovaglieri e Manuela Maffioli, conferma per Paola Reguzzoni (306), attuale commissario di sezione, e per il consigliere uscente Alessandro Albani (243). Primo dei non eletti l’assessore uscente alla sicurezza Max Rogora, seguito da Simone Orsi e da Livio Pinciroli, che rischia così di rimanere fuori per la prima volta dopo tre consigliature consecutive.

Fratelli d’Italia fa il suo ingresso dalla porta principale nell’assemblea civica con tre seggi: il più votato è Luca Folegani, avvocato con una lunga militanza nel movimento giovanile, con 113 preferenze, seguito da Claudia Cozzi (108), che cinque anni fa si era candidata nella lista Antonelli, e dalla consigliere uscente di Busto Grande Daniela Cerana, che con 88 preferenze supererebbe al fotofinish di una sola scheda l’ex coordinatore cittadino Francesco Attolini e Paolo Geminiani.

Premiano la continuità i due seggi che spettano a Forza Italia. La spuntano il consigliere uscente Orazio Tallarida, che incassa ben 348 preferenze, e l’assessore uscente Laura Rogora, che ottiene 216 consensi personali. Primo dei non eletti è Paolo Genoni (207), presidente uscente della commissione sanità, in rappresentanza di Noi con l’Italia, mentre rimangono dietro i candidati di Idee in Comune Donatella Fraschini, consigliere uscente (185) e Alberto Riva, ex assessore (148), così come l’abbinata forzista formata dall’ex assessore Alessandro Chiesa (179) e dal già volto televisivo Valentina Battistini (149).

La minoranza

Tra i banchi della futura opposizione suscita clamore in particolare il flop del Movimento Cinque Stelle, che con il 3,61% dei voti di lista non riesce a rieleggere nemmeno uno dei suoi rappresentanti (i più votati sono gli uscenti Claudia Cerini, 154, e Luigi Genoni, 86). Nella coalizione del centrosinistra, oltre al candidato sindaco Maurizio Maggioni, ottiene tre seggi il PD, che porta in consiglio comunale il segretario cittadino Paolo Pedotti, forte di ben 319 preferenze, e le due consigliere uscenti Valentina Verga (292) e Cinzia Berutti (272). Staccatissimo il primo dei non eletti, Ovidio Di Paolo (80). Un seggio va alla lista civica Progetto in Comune, che riporta in consiglio dopo svariati lustri Santo Cascio, eletto con 60 preferenze. Dietro di lui Matteo Di Mattei, 53. Niente da fare, nonostante un buon 2,87%, per la lista Europa Verde: il più votato è Stefano Marchionna, con 77 preferenze.

La coalizione di centro dei Moderati e Riformisti riporta in consiglio comunale il candidato sindaco Gigi Farioli e un eletto per ciascuna delle due liste: nei Civici Liberali e Popolari la spunta Giuseppe Ferrario, del Popolo della Famiglia, con 88 preferenze, davanti a Emanuele Fiore (69), già comitato No Accam, e a Luca Rossi (65), già segretario di AN, mentre per i Riformisti ce la fa Giuseppina Lanza, co-coordinatrice cittadina di Italia Viva, con 41 consensi personali, più di quelli ottenuti da Nicholas Burchielli (38), il candidato più giovane in assoluto, e dall’ex preside Giuseppe Capobianco (35).

Busto al Centro elegge solo il proprio candidato sindaco Gianluca Castiglioni, nonostante le ottime performance personale del giovanissimo Tommaso Agosti, 142 preferenze, e del noto musicista Cesare Bonfiglio, 122. Rimangono a bocca asciutta invece La Sinistra Chiara (dove il più votato è Elis Ferracini, 58 preferenze) e Movimento per Busto (spicca il capolista ed ex consigliere Giampaolo Sablich, 32 preferenze).

Busto riconferma Antonelli sindaco. Exploit della sua lista che sorpassa la Lega

busto arsizio consiglio comunale – MALPENSA24