A Casale Litta è polemica sui pali in mezzo al marciapiede e indennità del sindaco

Via Roma pali e marciapiede

CASALE LITTA – Un marciapiede nuovo di zecca, anzi ancora da ultimare, e due pali della luce in cemento che spuntano proprio nel mezzo. Più un terzo che sorge sulla sede stradale. Ma anche l’aumento dell’indennità del sindaco, «incontestabile secondo la legge, ma che sotto l’aspetto dell’opportunità desta più di una perplessità».

La nuova opera pubblica, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello dell’amministrazione in carica, ormai a fine mandato e il ritocco dell’indennità del sindaco Graziano Maffioli finiscono nel mirino del gruppo consigliare di minoranza Uniti per cambiare. «Basta vedere lo stato dei luoghi – scrivono le minoranza in una nota ufficiale – e si capisce che, forse, dalla fretta di fare qualcosa di visibile ed eclatante per la prossima campagna elettorale, hanno commesso una grave disattenzione che pare, a dir poco, maldestra».

Lo slalom di pedoni e disabili

Il materiale fotografico che i consiglieri minoranza hanno allegato al comunicato stampa parlano abbastanza chiaro: il nuovo marciapiede tra via Roma e via Varese, ancora da ultimare ma in realtà con lavori in stato avanzato, mostra un’anomalia che subito balza all’occhio. Si tratta di due pali della luce in cemento che sorgono proprio nel mezzo nella sede di camminamento e che costringono i pedoni e disabili a uno slalom.

La svista

E a fronte di ciò il gruppo consigliare si chiede per quale motivo nessuno si è accorto prima che lì fossero presente gli impianti. «Questa del marciapiede – dicono – è solo l’ultimo esempio di una serie di valutazioni sbagliate che si sono tradotte in opere pubbliche concrete. Per realizzare quel marciapiede sono stati investiti 296.400 euro. Ma solo a lavori iniziati e in fase avanzata, dopo diversi mesi, si sono accorti, per implicita ammissione della stessa amministrazione, che ci sono dei pali della linea elettrica che impediscono la normale fruizione dell’opera».

Il rimedio: spendere altri soldi

Di chi è la svista? Per la minoranza non ci sono dubbi. E’ colpa della fretta (della maggioranza ndr) di voler realizzare l’opera in vista della prossima campagna elettorale. Dove il sindaco Graziano Maffioli, in chiusura del secondo mandato, non potrà giocare la partita in prima linea. «Basta vedere lo stato dei luoghi e si capisce che, forse, dalla fretta di fare qualcosa di visibile ed eclatante per la prossima campagna elettorale, hanno commesso una grave disattenzione che pare, a dir poco, maldestra», scrivono i consiglieri di opposizione. Che aggiungono: «Questi ulteriori 11.474 euro quale spesa, sembrano rappresentare un autentico spreco di denaro pubblico. Non sembra esserci altra classificazione. Ora, che si spacchi il cemento o l’asfalto appena steso, e si facciano opere accessorie che, secondo quello che è il buon senso (prima delle conoscenze tecniche…), andavano realizzate prima e correttamente, denota che, forse, non abbiamo amministratori pubblici che si impegnano come dovrebbero, né che si rendono conto del periodo storico che stiamo vivendo».

Il ritocco dell’indennità del sindaco

Altro argomento di dibattito è la scelta di ritoccare verso l’alto l’indennità del sindaco. «Cosa che la legge consente e regola – dicono le minoranza – Ma crediamo che la questione debba anche essere vista da un punto di vista etico. Soprattutto in un momento così delicato come quello che tutti stiamo affrontando. Insomma ci saremmo aspettati piuttosto un incremento dei fondi da destinare alle famiglie bisognose, alle imprese in difficoltà. E invece questo non è successo. E’ come se l’amministrazione di Casale non si fosse resa conto della grave situazione socio economica causata dalla pandemia».