A Varese il classico di Broadway, viaggio negli anni Venti con il musical “Chicago”

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VARESE – Scritto da tre autori d’eccellenza, John Kander (musica), Fred Ebb (testi e libretto) e Bob Fosse (libretto, regia e coreografia), “Chicago” è uno dei grandi classici del musical. La fama internazionale dello spettacolo che andrà in scena oggi, sabato 6 aprile, alle 21 al Teatro di Varese è aumentata notevolmente in tutto il mondo dopo l’uscita nel 2002 dell’omonimo film vincitore di sei premi Oscar, diretto da Rob Marshall, scritto da Bill Condon e basato e interpretato da Renée Zellweger, Catherine Zeta-Jones, Richard Gere e John C. Reil.

Un mix unico di jazz, canzoni spettacolari e coreografie sorprendenti

Grazie a un mix unico fatto anche di tanto jazz, canzoni spettacolari e coreografie sorprendenti, “Chicago” è considerato non solo uno dei musical più noti di Broadway, ma anche uno dei più celebri e longevi. Dopo il debutto nel 1996, in oltre venticinque anni “Chicago” è stato rappresentato in trentasei Paesi e premiato con sei Tony Awards per “miglior regia”, “miglior coreografia” e “miglior revival di un musical”, due Olivier Awards, un Grammy e migliaia di standing ovation. Lo sfondo è la ruggente metropoli dell’Illinois, un universo brulicante di storie, intrighi, sete di successo e manipolazione dell’opinione pubblica da parte dei media.

La trama

La trama segue le vicende di Roxie Hart, una cantante di nightclub che uccide il suo amante quando scopre che sta per lasciarla per la sua migliore amica. Dopo essere stata condannata per il suo omicidio, finisce in carcere e trama per uscire di prigione con ogni mezzo necessario. Incarcerata in piena epoca di proibizionismo, Roxie incontra il suo idolo Velma, sia assassina che cantante jazz.
Le due uniscono le forze con l’astuto avvocato Billy Flynn e complottano rapidamente per riconquistare la libertà e la fama nella Chicago underground. Le canzoni indimenticabili trasporteranno lo spettatore nella città degli anni Venti, non mancheranno momenti di denuncia sul ruolo ambiguo dei media e lo svilimento della giustizia, dileggiata come se fosse un circo e dove anche la violenza assume i caratteri di forma di intrattenimento.

«Uno specchio grandguignolesco del nostro tempo»

«Chicago si incastra perfettamente in un’epoca come quella attuale: un’epoca in cui essere un caso e finire sulle prime pagine dei giornali o diventare virali nel web sembra la necessità primaria», ha dichiarato la regista Chiara Noschese. «Me lo immagino violento, colorato, un’esplosione di eventi a tinte forti, in un mondo che è come un circo, un circo eccessivo e irriverente, privo di etica e carico di intrighi, dove la notorietà esplode quanto più estremo è il crimine…uno specchio grandguignolesco del nostro tempo».