Busto, Speroni su Accam: “Pronti ad aprire la crisi di maggioranza”

speroni lega emanuele filiberto

BUSTO ARSIZIO – «Non è automatico, ma su Accam si potrebbe anche aprire una crisi di maggioranza. In ogni caso la nostra posizione sulla data di chiusura dell’impianto è chiara. Anche se decideremo tutto questa sera durante il direttivo».

Chi parla è Francesco Speroni, segretario cittadino della Lega Nord, il quale da un lato conferma che «nei giorni scorsi abbiamo avuto un incontro con Forza Italia. Abbiamo parlato della questione Accam e ribadito come la pensiamo»; dall’altro che «questa sera, lunedì 15 ottobre, affronteremo l’argomento in direttivo. Faremo tutta una serie di valutazioni e decideremo di conseguenza». In ogni caso, continua Speroni «in assemblea dei soci, Busto, piaccia o meno, non è determinante, poiché a decidere sono anche gli altri 26 Comuni soci».

E quanto dice Speroni sui pesi dell’assemblea è inconfutabile: Busto, numericamente vale uno. Ma siccome lo slittamento al 2027 dovrà anche passare in consiglio comunale, in quel caso la situazione un po’ differente. La Lega, oltre che essere in maggioranza, pesa. Eccome. E quindi un eventuale voto contrario problema politici li creerebbe. E su questo passaggio il segretario cittadino, quando parla «di crisi di maggioranza non automatica», ma neppure da escludere, un po’ fa “il pompiere” e un po’ lo stratega.

In attesa di capire come andranno le cose Speroni ribadisce che la volontà resta quella di mantenere il 2021 come dead line e spiega il motivo: «La nostra non è solo una questione ecologica. La realtà è che non vediamo alcun vantaggio nel continuare a tenere aperto Accam. L’inceneritore è in crisi un anno si e l’altro pure. Dell’imminente chiusura e del rischio fallimento se ne parla da una vita. Lo stesso Antonelli nel 2017 ha detto che il rischio fallimento era vicino. Perfino nel 2009 si parlava di pesante situazione economica. Basta. Accam dà solo problemi, nessun ritorno economico e non vediamo come potrà darne in futuro».

Altro tema tutto da vedere è come si comporteranno gli altri soci Accam “targati” Lega. A livello provinciale la linea leghista pare sia quella di far passare lo slittamento. Ma non è detto che la posizione del Carroccio di Busto, una volta messa sul tavolo ufficialmente, non possa far mutare idea a qualcuno.

E proprio sul cambio di idea che chiude il suo intervento Speroni: «Senza voler dare un giudizio, ma semplicemente come presa d’atto, io vedo che Gallarate, che nel 2016 ha votato per la chiusura del 2021, ora è per la proroga. E così anche Forza Italia. Insomma la situazione è davvero in divenire, ma non saprei dire come voteranno i 26 Comuni soci. Posso invece assicurare che sulla nostra posizione non c’è un coordinamento con altri Comuni. Anche se non so come voteranno in assemblea».

Non va dimenticato che in questo complesso scenario c’è anche il cda di Accam pronto a rassegnare le dimissioni qualora venisse confermata la data del 2021. Che potrebbe aprire, oltre a quella politica, anche una crisi gestionale. A meno che nel Carroccio non stia soffiando il vento da campagna elettorale.

 

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