Acqua, nominato il nuovo cda di Alfa. Paolo Mazzucchelli presidente

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VARESE – Lega, Forza Italia e Pd: tutti contenti. Ma i civici un po’ di più. Potrebbe essere questo il sunto politico dopo l’elezione del nuovo consiglio di amministrazione di Alfa, la società pubblica deputata a gestire il servizio idrico integrato.

L’assemblea dei soci, che conta sindaci e amministratori dei comuni della provincia di Varese, si è riunita ieri, giovedì 12 luglio, a Villa Recalcati. All’ordine del giorno, tra i vari punti, c’erano l’elezione dei cinque componenti del nuovo cda e del presidente della società.

Sull’acqua, o meglio sull’elezione del nuovo cda, si è giocata la partita politica per misurare le forze in campo. Se vogliamo un banco di prova, su scala più ridotta, per capire la geografia politica territoriale, anche in vista delle prossime elezioni provinciali.

Sotto il profilo dei nomi, a ben guardare, le sorprese sono state poche. Le previsioni, che davano come presidente Paolo Mazzucchelli, sono state confermate, come anche quasi tutti i componenti del cda, che conta quali “new entry”, oltre al sindaco di Cairate anche Maria Sole De Medio accanto ai confermati Marcello Pedroni, Saverio Bratta e Beatrice Bova. L’interesse però sta tutto nel peso politico e nella partita giocata dalla componente civica, la quale, seppur minoritaria rispetto alle alleanze di centrodestra e di centrosinistra risulta però contare e pesare molto, oltre che essere a questo punto decisiva per far propendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra. Insomma i civici non sono necessariamente una spina nel fianco, bensì un dato di fatto di cui si dovrà tenere conto.

Le forze in campo

I nomi eletti nel cda dicono questo: 2 consiglieri in quota centrodestra, ovvero Mazzucchelli (Lega) e Pedroni (Forza Italia), due del centrosinistra, cioè Saverio Bratta e Beatrice Bova e una, forse a rendere un po’ indigesto il pareggio sulla carta tra le due corazzate, eletta sotto il vessillo dei “civici”: Maria Sole De Medio.

Già perché le liste dei papabili, una volta naufragata l’idea di proporne una sola che rappresentasse tutti quanti (idea messa lì sul tavolo proprio dai civici), erano tre: una di Lega e Forza Italia, una del centrosinistra e l’altra dei civici. Ogni coalizione, alla fine ha potuto trarre  motivi di soddisfazione dall’esito. Quella di riferimento Forza Italia e Lega, poiché è risultata vincitrice, seppur di due soli voti (43 contro 41) e per aver “portato a casa” la presidenza di Alfa; la lista di centrosinistra per aver confermato due consiglieri e, con una mozione del presidente della Provincia Vincenzi, indirizzato anche il “Bratta bis” nel ruolo di amministratore delegato.

Ma il 2 a 2 soddisfa ancor di più i civici, numericamente distanti (19 voti), politicamente “molto pesanti” (a questo punto non solo in Alfa) e che potrebbero essere spesso decisivi con la loro consigliera “senza partito” dentro il cda di Alfa e con la loro componente su altri tavoli politici.

Antonelli vs Maffioli: duello fuori programma

Nominato il cda l’assemblea ha regalato un duro faccia a faccia tra il sindaco di Casale Litta Graziano Maffioli e quello di Busto Arsizio Emanuele Antonelli. A scatenare il parapiglia verbale la richiesta di Maffioli di creare una sorta di cda ombra composto da tecnici di provata competenza e che in qualche modo controllasse quello appena eletto poiché di pura espressione politica.

Apriti cielo. Nemmeno il tempo di contare fino a tre che Antonelli, presa la parola, ha prima dichiarato tutta la contrarietà alla proposta, poi ha ribadito la sua piena fiducia negli eletti e infine, alla prima reazione del collega di Casale Litta, gli ha intimato di stare zitto. Solo il ripetuto invito da parte di alcuni sindaci in sala a chiudere il duello verbale ha evitato che si arrivasse alle parole grosse.

A ricompattare la sala è stato il sindaco di Laveno Ercole Jelmini, che a nome di tutti i presenti ha ringraziato il presidente uscente di Alfa Celestino Cerana per il lavoro svolto, strappando un lungo applauso da tutti i presenti e anche la prima dichiarazione (nel video) del neo presidente che fissato come l’obiettivo la volontà di unire il Nord e il Sud della provincia per la gestione dell’idrico.

 

 

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