MALPENSA – Il Frecciarossa a Malpensa? C’era una volta, vi rimase per un po’ di mesi per poi abbandonare la brughiera. L’impegno era che vi tornasse il prima possibile. Ma di Alta velocità all’aeroporto non si è più riparlato, e non solo a causa del disastro operativo dei voli a Malpensa per il Covid-19. Perché? Lo chiede Matteo Bianchi, deputato varesino della Lega, al ministro Paolo De Micheli, responsabile del dicastero dei Trasporti, attraverso una specifica interrogazione.
Spiega l’ex sindaco di Morazzone: “Già nel maggio del 2019, Ferrovie dello Stato aveva annunciato il ripristino del collegamento diretto tra i treni ad Alta Velocità e l’aeroporto di Malpensa, con conseguenti investimenti ed adeguamenti infrastrutturali.
Tale approccio è fondamentale per tutto il territorio del centro-nord che necessità veloci e diretti collegamenti finalizzati all’utilizzo dei voli a lungo raggio, soprattutto in prospettiva di una ripartenza del settore aeroportuale post Covid: è fondamentale che il Governo inserisca nella sua visione strategica i collegamenti AV con il principale aeroporto intercontinentale del nord che potenzialmente guarda ad un bacino di 40 milioni di abitanti che necessitano di infrastrutture intermodali veloci e moderne. FS aveva annunciato di riportare i Frecciarossa sull’aeroporto della Brughiera, ma allo stato attuale da Roma è arrivata solo la notizia dell’abbandono di Alitalia. Chiediamo quindi al Governo di accelerare su questo tema necessario e fondamentale nell’immediato, dimostrando attenzione per una infrastruttura fondamentale per il Paese”.
Tema tutt’altro che secondario, che si inserisce nel più vasto discorso dello sviluppo dello scalo varesino, una volta che si potrà tornare alla normalità e le piste di Malpensa torneranno ad ospitare centinaia di atterraggi e decolli al giorno, come accadeva prima della pandemia con prospettive di crescita per il futuro prossimo.
«C’è il Frecciarossa a Malpensa». Prova tecnica per il grande ritorno