Agenti di commercio piegati dal caro-benzina: «Subito il taglio di accise e IVA»

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VARESE – Agenti di commercio in ginocchio per il caro-carburante: appello al governo per il taglio delle accise. «A rischio la sopravvivenza della categoria» il grido di dolore di FIARC-Confesercenti, che si unisce alle richieste avanzate già da altre federazioni, tra cui FAIB Confesercenti, al Governo, affinché intervenga in modo concreto ed immediato per calmierare il peso di accise e IVA su benzina e diesel.

Auto indispensabile

«Una categoria che ha l’ufficio nella propria autovettura: si possono definire così gli agenti di commercio i quali si trovano a percorrere migliaia di chilometri per svolgere la loro attività. Loro, esattamente come benzinai, autotrasportatori, tassisti, NCC, sono tra le fasce più colpite dalla disastrosa situazione che sta avvenendo nel nostro Paese a causa dei rincari di benzina e diesel: e non possono fare a meno del veicolo per lavorare!». Lo scrive in una nota la Fiarc-Confesercenti, l’associazione di rappresentanza degli agenti e rappresentanti di commercio.

Categoria allo stremo

Categoria per cui il rifornimento di carburante da autotrazione rappresenta la voce di costo più incidente e queste impennate dei prezzi rischiano di piegare il comparto costituito da oltre 225 mila professionisti capaci di intermediare oltre il 70% del PIL Nazionale. Oltre agli aumenti già previsti sulle bollette di luce e gas, sta diventando sempre più rilevante e prioritario il problema relativo al gravoso aumento del costo della benzina e del diesel. Gli agenti, che non possono esimersi dall’utilizzo dell’auto, si trovano inginocchiati davanti a questa situazione che comporta i loro margini ad essere sempre più ridotti.

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