Al senatore Caliendo il compito di rianimare Forza Italia in provincia

caliendo gelmini forza italia

VARESE – Dopo lo tsunami giudiziario della scorsa settimana, Forza Italia prova a rialzare la testa. Impresa difficile, quella di riposizionarsi su posizioni di affidabilità, che sarà gestita dal senatore Giacomo Caliendo (nella foto), nominato commissario per la provincia di Varese dal direttivo regionale dei berlusconiani, riunitosi oggi, mercoledì 13 maggio, a Milano.
Caliendo era il nome che girava già da qualche giorno e che corrispondeva all’identikit fatto dalla coordinatrice lombarda forzista, Mariastella Gelimini: “Per la provincia di Varese ci sarà un commissario di alto profilo” aveva anticipato la parlamentare bresciana e presidente del gruppo FI alla Camera. Che oggi, in una nota, scrive: “A Varese andrà il senatore Giacomo Caliendo, persona specchiata, con un passato da magistrato e da sottosegretario alla Giustizia, e a Milano l’onorevole Cristina Rossello, avvocato, che sarà un punto di riferimento per tutti i nostri militanti e i nostri amministratori di Milano. Abbiamo davanti a noi due settimane cruciali perché sono i giorni in cui si ragiona su come votare, su chi votare e noi ci siamo”.
Poi ancora: “Andiamo avanti a testa alta verso il voto del 26 maggio. Lavoriamo uniti, pancia a terra, per fare contare di più l’Italia in Europa e fare eleggere il nostro presidente Silvio Berlusconi, di nuovo in campo con la determinazione di sempre” ha concluso Gelmini.

Un partito da ricostruire a Gallarate e Busto

Andare avanti a testa alta, certo. Ma gli arresti che hanno di fatto decapitato il partito nel Varesotto hanno avuto l’effetto di un colpo di maglio, dentro e fuori Forza Italia. In altre parole, si riparte da zero, o quasi. Tanto più che la Lega, tradizionale alleato di centrodestra, ha subito posto una serie di paletti soprattutto a Gallarate, città che più di altre ha subito i provvedimenti della procura di Milano. Vicenda e nomi sono noti, così che il Carroccio chieda agli attuali assessori forzisti nella giunta di Andrea Cassani di fare un passo indietro. Pena, il ritorno al voto.
Di elezioni anticipate parlano in molti, benché ai livelli più alti si tenda a smentire la volontà di chiudere con due anni d’anticipo l’esperienza amministrativa sia a Gallarate sia a Busto Arsizio sia in Provincia. Molto dipenderà dall’esito delle urne il 26 maggio. E molto dipenderà dalla capacità di mediazione del senatore Caliendo. Chiamato, tra l’altro, ha rinnovare gli organigrammi del partito proprio a Gallarate e a Busto Arsizio ora senza una guida. Per dirla in un altro modo, c’è da ricostruire il partito. Va ricordato che il bustocco Carmine Gorrasi, eletto coordinatore provinciale soltanto tre giorni prima, è finito agli arresti domiciliari. E che a Gallarate, oltre al dominus locale Nino Caianiello, è in carcere l’ormai ex assessore al’Urbanistica Alessandro Petrone. Con loro nell’inchiesta è coinvolta una schiera di dirigenti politici e manager di aziende partecipate. Devono rispondere a una serie di accuse che ruotano attorno a veri o presunti reati di concussione. Insomma, tangenti.

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Mariastella Gelmini

“Garantisti ma inflessibili con chi sbaglia”

Uno scenario tutt’altro che rasserenante. A questo proposito, Mariastella Gelmini in una intervista ad Affari Italiani.it afferma:”Oggi ho preso una decisione nell’interesse dei tanti cittadini che credono nel nostro lavoro, sorpresi e amareggiati dalle indagini promosse dalla Procura di Milano. Noi restiamo garantisti, ma siamo sempre stati inflessibili a responsabilità accertate. I processi vanno celebrati in tribunale, non sui giornali, e gli imputati sono innocenti fino a prova contraria e fino al terzo grado di giudizio. Ma non credo ai complotti e chi sbaglia paga. Garantismo e legalità sono nostro patrimonio e non accettiamo, a riguardo, lezioni da nessuno. Per questo respingiamo gli insulti e l’aggressività giustizialista del movimento guidato da Luigi Di Maio che vuole accreditarsi, di fronte ai cittadini, come l’unico depositario dell’onestà e della corretta amministrazione. Falso. Io rivendico il lavoro straordinario di centinaia e centinaia amministratori di Forza Italia che lavorano con competenza e onestà.”.

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