Nervo (Lega) contro Maroni candidato a Varese: «No a statalisti in Padania»

alberto nervo lega maroni

SOMMA LOMBARDO – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Alberto Nervo, storico militante della Lega Nord a fianco di Umberto Bossi e dallo scorso settembre consigliere comunale di Somma Lombardo.

Egregio direttore.

Una riga per presentarmi. Sono un socio militante da 34 anni della Lega Nord e ora ricopro la carica di consigliere Comunale nella città di Somma Lombardo.  In settimana il suo e mio giornale hanno dedicato una pagina intera alla “futura” candidatura di Maroni a sindaco di Varese.  Da sempre quando un personaggio di partito scende in campo per guadagnarsi una sedia di prestigio, come quella del capoluogo di provincia, tutta la militanza si mobilita per la campagna elettorale e da sempre coordino un nutrito numero di volonterosi. Prima però di dare il via con la piena disponibilità del mio gruppo, esigo alcune risposte da parte dell’ex-ministro, attraverso le lettere al direttore: 1) Come pensa l’on.Maroni di poter sedere sulla sedia del sindaco di Varese quando alla tornata di cinque anni fa come candidato Lega e responsabile promotore aveva raggranellato un misero numero di preferenze, chiaro segno di non gradimento?  2) E’ nel ricordo di tutta la militanza che proprio le alchimie politiche di Maroni giocando in modo equivoco (come suo solito) con personaggi della città abbiano fatto in modo di regalare la sedia di Borgomastro alla sinistra, in molti pensano che abbia lavorato proprio in questo senso e sia pronto a rifare il tutto. 3) Riavvolgendo il nastro della memoria, cosa mi sa dire del tradimento perpetrato nei confronti di Umberto organizzando con altri giurati la nefasta sera delle scope?  4) Le cronache dicono che quando Maroni è andato a occupare la carica di segretario federale della Lega, sul conto del partito c’erano svariati milioni,  40/49; ci faccia capire, egregio ex segretario, dove sono finiti, non con le solite palle ma con pezze giustificative. Non solo io lo chiedo, ma tutta la militanza non leccaculo. 5)Stando alle cronache dei giornali sembra che l’ex on. abbia ancora dei procedimenti giudiziari in corso, sarebbe bene non dare adito a fantasiose storie che metterebbero solo in cattiva luce il movimento. Una riga sul suo operato di Ministro degli Interni: nei programmi di riforma della Lega si è sempre data massima priorità alla eliminazione della struttura napoleonica dei prefetti mettendoli in pensione:  cosa che si è ben guardato di fare, netta dimostrazione che il suo modo di pensare non è federalista ma statalista, e noi di statalisti almeno in Padania non sappiamo cosa farcene.

Alberto Nervo
(consigliere comunale di Somma Lombardo)

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