AlbinoLeffe-Pro Patria: 1-1. Pierozzi battezza lo Stadium

Pierozzi AlbinoLeffe

ZANICA (BG) – Nella prima giornata del girone di ritorno, la rimaneggiatissima Pro Patria chiude il 2021 con un meritatissimo e incoraggiante pareggio in rimonta, bloccando sull’1-1 l’AlbinoLeffe di Michele Marcolini, passato in vantaggio al 6′ con Manconi, ma raggiunto al 79′ da una perla di Pierozzi.
Nel giorno dell’inaugurazione dell’AlbinoLeffe Stadium, primo e finora unico stadio di proprietà in serie C (un autentico gioiellino, con un terreno di gioco simile ad un biliardo), i tigrotti di Luca Prina – davanti all’ex Marco Zaffaroni e a Stefania Salmerigo (assente il presidente Domenico Citarella) – non recitano per nulla la parte della vittima sacrificale, ma fanno invece una bella figura, da squadra vera e di temperamento, facendo così un bel regalo di Natale ai tifosi biancoblù accorsi a Zanica, sullo sfondo dei fuochi d’artificio finali.
In classifica i bustocchi restano quintultimi a quota 21 punti in compagnia del Mantova, a + 6 dall’ultimo posto occupato dalla Giana, in scia del gruppone di centro classifica (con otto squadre racchiuse in tre punti) e persino a -3 dal decimo posto playoff. Il 2022 che, si aprirà con la gara col Trento, è insomma tutto da scrivere.

La partita: golasso Pierozzi

Privo degli infortunati Lombardoni, Vezzoni, Bertoni, Boffelli, Fietta, Castelli, Ghioldi e Giardino, i tigrotti di Prina non solo vanno sotto al primo affondo (gol di Jacopo Manconi al 6′ con l’evidente complicità della difesa bustocca), ma due minuti più tardi perdono anche Brignoli (dentro Ferri) per infortunio, portando così a 9 il computo dei “pazienti” dell’affollatissima infermeria biancoblù. La reazione della Pro si traduce soprattutto al 20′ nel mancino a giro di Pierozzi, su cui Rossi si supera. E’ il miglior momento dei tigrotti che mettono letteralmente alle corde i locali, senza però trovare il guizzo vincente, anche perché sulla botta di Piu da fuori al 27′, Stanzani non riesce ad approfittare della respinta del portiere.

All’intervallo su un immeritato 1-0, con Rossi che evita il clamoroso autogol di Gusu, la Pro parte forte anche nella ripresa (destro di Nicco), ma la porta seriana sembra proprio stregata e anche l’arbitro ci mette un po’ del suo, non intervenendo sul contatto in area su Ferri. Prina inserisce Parker, Giorgione sbaglia l’aggancio per presentarsi davanti a Caprile, Marcolini e Pierozzi non se le mandano a dire, Caprile compie il miracolo su Tomaselli al 72′. Ma  la legge del calcio (gol sbagliato, gol subito) è implacabile, con Niccolò Pierozzi che al 79′ trova l’eurogol del pareggio, andando ad esultare sotto la panchina seriana. Al triplice fischio finale, con Caprile super sul ravvicinato colpo di testa Giorgione, è 1-1 con tanto di fuochi d’artificio finali. E il Buon Natale è completo quando Pierozzi e mister Marcolini si stringono sportivamente la mano.

Le pagelle: sugli scudi Caprile e Nicco

Caprile 7; Molinari 6, Saporetti 6.5, Sportelli 6.5 (30′st Colombo); Pierozzi 7.5, Brignoli sv (10′pt Ferri 6.5), Nicco 7, Galli 6, Pizzul 6.5; Stanzani 6 (12′st Parker 6), Piu 6.5. Prina: 6.5

 Post partita: mister Prina

In & Out

Un meritato “In” all’AlbinoLeffe (…”del Pro Patria” a parte…) del presidente Andreoletti, il cui progetto societario – pur senza una storia gloriosa come quella biancoblù e una piazza con numeri importanti come Busto – ha portato al primo impianto (chiamarlo stadio forse è fuorviante, trattandosi di un modernissimo campus sportivo di mentalità europea con una tribuna da 1791 posti, disposta verticalmente su quattro distinti livelli) di proprietà dell’intera serie C.
“Out” invece a chi sta continuando, sull’onda di una comoda influenza politica, a fare disinformazione negando una realtà che è sotto gli occhi di tutti e che sta soprattutto facendo il male della Pro e della sua appassionata gente. Gente che per difendere i propri colori e per ribellarsi ad un destino già scritto, 11 anni fa diede persino vita ad un flash mob in piazza San Giovanni.

Lo sapevi che…

Curiosa e degna di nota la rubrica dedicata dalla società bluceleste, e pubblicata sui propri canali social (in questi giorni seguitissimi), in merito a tre curiosità sulla Pro Patria che fanno ben capire come Busto e la sua classe politica e imprenditoriale dovrebbero essere fieri di chi porta in giro per l’Italia il nome della nostra città
1) STORIA: Gli albori del gioco del calcio a Busto Arsizio risalgono al 1881, quando venne fondata la Società Ginnastica Pro Patria et Libertate. La costola calcistica venne costituita il 26 febbraio 1919 presso il Caffè Brugioli. L’esordio ufficiale nel campionato di Prima Categoria risale al 1° dicembre 1919, quando a Busto Arsizio si disputò la gara tra Pro Patria e Luino (1-0, gol di Scarani). La Pro Patria ha militato per ben 14 volte in Serie A – l’ultima delle quali nella stagione 1955/1956 – e 19 volte in Serie B.
2) STRISCE ORIZZONTALI: La Pro Patria è l’unica squadra professionistica italiana che adotta una divisa principale a strisce orizzontali (biancoblù), mentre a livello europeo condividono tale prassi solo Sporting Lisbona (Portogallo), Celtic Glasgow (Scozia), Queens Park Rangers, Reading (Inghilterra) e De Graafschap (Olanda). Nel 2000 si è classificata al secondo posto nel prestigioso concorso istituito dal Guerin Sportivo sulle maglie più belle delle squadre europee. Dal marzo 2018 una maglia della Pro Patria è presente nel Museo del Barcellona. Si tratta di una sorta di gemellaggio tra il club bustocco e quello catalano nel nome di Laszlo Kubala, campione ungherese degli anni ’50 che militò sia nella Pro Patria (seppur senza mai giocare a causa di una squalifica del regime magiaro) sia tra i blaugrana.
3) SOPRANNOME: i giocatori e i tifosi della Pro Patria vengono definiti Tigrotti. Tale appellativo lo si deve all’intuizione del giornalista de La Gazzetta dello Sport Bruno Roghi, che lo coniò in virtù dello spirito e del carattere combattivo espresso sul terreno di gioco dai calciatori del team bustocco. Il soprannome Tigrotti venne utilizzato per la prima volta in un articolo pubblicato il 12 marzo 1931 su “La Domenica Sportiva” (supplemento festivo de La Gazzetta dello Sport).

Il tabellino

AlbinoLeffe-Pro Patria: 1-1 (1-0)
Marcatori: Manconi (A) al 6’pt, Pierozzi (P) al 34’st
U.C. ALBINOLEFFE (3-5-2): 12 Rossi; 6 Saltarelli, 24 Marchetti, 14 Ntube; 16 Gusu, 17 Giorgione, 20 Genevier, 21 Poletti, 7 Tomaselli (39′ 99 Petrungaro); 9 Cori (15′ s.t. 19 Ravasio), 10 Manconi (15′ s.t. 11 Galeandro). A disposizione: 40 Facchetti, 15 Michelotti, 18 Doumbia, 25 Zoma, 30 Martignago, 41 Muzio, 42 De Felice, 44 Concas. All. Marcolini.
PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Caprile; 5 Molinari, 4 Saporetti, 6 Sportelli (29′ s.t. 21 Colombo); 11 Pierozzi, 8 Brignoli (10′ 25 Ferri), 10 Nicco, 3 Galli, 15 Pizzul; 7 Stanzani(11′ s.t. 9 Parker), 27 Piu. A disposizione: 12 Mangano, 2 Bagni, 18 Banfi, 22 Bergamo, 26 Zeroli. All. Prina.
ARBITRO: Domenico Mirabella di Napoli (Emanuele Fumarulo della Sezione di Barletta e Francesco Piccichè della Sezione di Trapani. Quarto Ufficiale Emanuele Ceriello della Sezione di Chiari).
NOTE – Serata fredda e. Terreno di gioco in eccellenti condizioni. Angoli: 3 – 5. Recupero: 1′ p.t. – 4′ s.t. Ammoniti: Sportelli, Pierozzi, Pizzul, Prina, Saporetti (PPA); Giorgione, Petrungaro (ALB).

Next match: buone feste

Appuntamento al 2022. Chiuso il 2021 con la premiere di lusso a Zanica, la Pro Patria tornerà in campo il 9 gennaio, ospitando allo “Speroni” (calcio d’inizio ore 14.30) quel Trento che, nel match d’andata a Salò, diede tre sonori ceffoni ai tigrotti, facendo capire che il post Javorcic – contrariamente alle previsioni della proprietà – sarebbe stato complicato, anzi complicatissimo.

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AlbinoLeffe Pro Patria  – MALPENSA 24