OJM, Alessandro Burin: “Varese si è ricompattata nelle difficoltà”

Alessandro Burin Pallacanestro Varese

VARESE – Alla pausa delle Nazionali, quale giudizio sulla stagione sinora disputata dalla Openjobmetis? Lo abbiamo chiesto al giornalista Alessandro Burin, penna sportiva “a tutto tondo” di Varese Sport.

Il campionato LBA

Il campionato di quest’anno si sta dimostrando molto competitivo. Già la scorsa stagione si era rivelata equilibrata, ma ora l’asticella si è ulteriormente alzata. Basti guardare alle neo promosse Tortona e Napoli, che non si accontentano di lottare per la salvezza, forti di un progetto societario ambizioso. Là davanti Milano e Virtus Bologna faranno corsa a sé, poi c’è un grande livello medio, con le sorprese Treviso e Trieste. In questa fascia potrebbe entrare anche Varese. Per la salvezza avevo già pronosticato le difficoltà di Pesaro e Fortitudo Bologna e i fatti mi stanno dando ragione: sono squadre che stanno intervenendo sul mercato e vedremo quale svolta darà la mano dei nuovi allenatori.

Il giudizio sulla stagione della Openjobmetis Varese

Sinora un giudizio non buono o, per meglio dire, un bilancio a due facce. La Openjobmetis è partita male e ha attraversato un periodo brutto fatto di 6 sconfitte e zero identità. Poi la squadra si è compattata nelle difficoltà ed è riuscita a tirare fuori le sue caratteristiche, che sono le armi solite di Varese ovvero come cuore e difesa. Speriamo che Keene sia il playmaker che sistema un po’ la voce degli assist, visto che Kell si è dimostrato più guardia che un regista.

La Openjobmetis di Adriano Vertemati

A inizio stagione avevo fatto io in conferenza stampa la “famosa” domanda sulla difesa a zona, alla quale Adriano Vertemati aveva risposto “la zona mi fa schifo, poi la farò se sarà necessario”. Ecco, a mio parere, la zona sta facendo differenza: è per antonomasia una difesa di squadra e, all’interno della zona, Vertemati ha trovato compattezza e identità, anche perché prima la retroguardia faceva acqua da tutte le parti negli uno-contro-uno. All’interno di una difesa più compatta, l’esempio del sacrificio è Paulius Sorokas, che, insieme a Jalen Jones, sta trovando quei punti e quei rimbalzi che fanno la differenza. Al di là dei discorsi tecnici, credo che la reazione sia scattata nella testa dei giocatori durante l’emergenza: già contro Treviso e Brindisi era incominciato a funzionare lo spirito di squadra, poi chiaramente le vittorie hanno dato respiro e autostima. In questo periodo Alessandro Gentile si sta rivelando un leader e dimostra quella maturità che sinora non aveva mai avuto in carriera.

La Pallacanestro Varese del presente e del futuro

Con Luis Scola la Pallacanestro Varese ha una opportunità unica. Avere in mano un campionissimo come El General, che vuole impostare un progetto quinquennale proprio qui a Varese, potendo elevare il nome della società, rilanciare il settore giovanile e la fruibilità di un palazzetto rinnovato e portare una concezione diversa del mercato (si veda la presa di un giocatore di caratura europea come Keene) è una indubbia opportunità. Negli ultimi 3 anni, con Andrea Conti come General Manager, Varese ha fatto il meglio in mezzo a tante difficoltà. Sono state stagioni complicate, nelle quali la Openjobmetis ha fatto il massimo con poco. Forse si poteva fare di più, ma anche di meno. Mi auguro che Luis Scola abbia la capacità e la bravura di giocare un ruolo autorevole nella pallacanestro internazionale, sopperendo con le conoscenze alla sua ancora scarsa esperienza da dirigente. E parte del suo compito sarà anche quello di portare risorse e investimenti al progetto-Varese.

Il quintetto all-time della Pallacanestro Varese secondo Alessandro Burin

Pozzecco, Banks, Holland, Galanda, Dunston.

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Alessandro Burin Pallacanestro Varese – MALPENSA241