E’ derby: la lista di Almasio vuol lasciare a bocca asciutta Fagnano Tricolore

fagnano luciano almasio

FAGNANO OLONA – «Schegge impazzite, egoisti da emarginare politicamente». La scudisciata a Fagnano Tricolore messa a segno da Piero Galparoli durante la presentazione della lista Forza Italia – Lega è arrivata al cuore. Tanto che ora gli obiettivi di quel che resta del centrodestra fagnanese sono due: vincere e lasciare a bocca asciutta i “Fratelli” ribelli. Però non c’è solo il derby elettorale a rendere effervescente la campagna “a destra”. Che nell’ultimo week end si è arricchita di due episodi che stanno facendo parlare. Il primo è il pesante scazzo tra il candidato sindaco Luciano Almasio e il leghista Gigi Rosa e l’altro è alimentato da una battuta dello stesso Almasio, il quale, in sede di presentazione della squadra, avrebbe “offeso” gli elettori in pensione. Ma andiamo con ordine.

Azzerare Fagnano Tricolore

L’amministrazione uscente (a pezzi) corre divisa: da una parte Forza Italia e Lega con Almasio sindaco e dall’altra gli Stevenazzi boys (and girl). E il primo problema è la conta dei voti. Tutti ancora da prendere, of course. Anche se c’è chi ha già tirato fuori la calcolatrice. E dai 2.792, presi dalla Catelli nel 2019, screma: i delusi dalla politica, i delusi dall’amministrazione, quelli spaventati dal Covid che diserteranno le urne, quelli senza green pass che non andranno ai seggi, ma soprattutto quelli che andranno a votare per Fagnano Tricolore. Quanti? E qui sta il punto. Perché le stime girano, ma non hanno nulla di scientifico. Quel che invece è certo è che tra gli obiettivi (l’unico non scritto) fissati dalla lista Centrodestra per Almasio sindaco ci sia quello di azzerare la presenza al Castello di Fagnano  Tricolore. “Perché – dicono – deve venire fuori in maniera lampante chi sono i responsabili della fine anticipata del mandato, ma soprattutto di un eventuale sconfitta elettorale».

Le cose fatte contese come la tunica

Benzina sul fuoco, che divampa se si passa al programma. Già perché qui ci sono due fazioni. La prima che vorrebbe una campagna arrembante contro l’ex sindaco e la conduzione amministrativa e la seconda che invece tende ad ammorbidire i toni per mettere in evidenza quanto di buono è stato fatto. “Ma – confida qualcuno – in questo caso il piatto piange. Perché ci sarebbe poco da dire”. E in mezzo ci sono una serie di questioni sulle quali i candidati hanno dato il voto in giunta e in consiglio, ma rispetto alle quali le posizioni non sono più così ferme come qualche mese fa. Vero o non vero che sia, è un po’ come la contesa della tunica, se si pensa che Fagnano Tricolore invece, senza se e senza ma, difenderà a spada tratta tutto quanto fatto con Elena Catelli sindaco.

Sopra le righe

Che Almasio debba ancora prendere le misure a Gigi Rosa lo scriviamo noi, ma lo dicono quasi tutti gli insider del centrodestra locale. E dall’altro giorno anche qualche cittadino che la politica la segue di striscio. E che ha sentito di due sbraitare l’uno contro l’altro. Oggetto del dissidio: l’incontro elettorale con la protezione civile. Dove il candidato sindaco avrebbe manifestato la volontà di esser affiancato da Fausto Bossi e Gabriele Almasio. Tagliando fuori Rosa. Il quale, così raccontano, si sarebbe comunque presentato all’appuntamento. Del resto, fatto incontestabile, Rosa è uno degli assessori uscenti “di peso” e che in pochi mesi ha preso in mani e affrontato quasi tutti i temi portanti dell’amministrazione. Sta di fatto che la sua presenza inattesa ha dato la stura alla rabbia del candidato.

Scontro verbale rientrato, ma tornato fuori dopo qualche ora (sabato 10 settembre), quando i provinciali e il commissario locale leghista Simona Cassarà, presenti per la presentazione della lista, hanno suggerito (in disparte) al proprio candidato una conduzione del gruppo più diplomatica. Anche perché, piaccia o non piaccia, il Carroccio fagnanese ha già detto chiaro e tondo che Gigi Rosa (in caso di vittoria), pur non essendo candidato, sarà assessore e vicesindaco.

Il voto dei pensionati

Forse sono state le tossine non smaltite dello scontro con Rosa a giocare un brutto scherzo ad Almasio. Il quale in sede di presentazione ha detto di “non aver voluto pensionati in lista“. La stoccata era riferita a Piera Stevenazzi, candidata sindaco di Fagnano Tricolore (aridaje col derby tutto a destra), ma a quanto pare le è sfuggita di mano. E così è stata letta come “un voler tagliar fuori” l’elettorato che percepisce la pensione. Il che, si capisce bene, per un esponente di Forza Italia, partito che proprio negli over ha il suo core business elettorale, non si può esattamente definire uno “spottone” elettorale. Tanto che la cosa è stata subito fatta notare, non solo dai forzisti. “Suvvia, è stata un’uscita infelice”, dice qualcuno per mettere la pezza e sminuire la questione. Che di per sé è cosa da poco. Ma non a Fagnano, dove si pesano e pesano anche i dettagli.

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