Angera, Allea lascia l’aula: «Molgora se la suona e se la canta. Non c’è rispetto»

Angera manica allea opposizione
Milo Manica

ANGERA – «In consiglio la maggioranza se la canta e se la suona. I documenti li votano da soli, perché non ci mettono nella posizione di intervenire in maniera costruttiva». Il capogruppo d’opposizione Milo Manica, dei civici di Allea, spiega così la decisione che li ha spinti a non partecipare al voto della variazione di bilancio di previsione e del Documento unico di programmazione, presentati in consiglio comunale lunedì 30 novembre. «Non è la prima volta che rendiamo nota la volontà di ricevere con più anticipo il materiale per affrontare le sedute, così da prepararci in maniera adeguata», spiega puntando il dito contro il sindaco Alessandro Paladini Molgora, che «quando era in minoranza lamentava lo stesso problema». Una considerazione che il primo cittadino incassa e rigira: «Lavorando all’interno del sistema ho scoperto che spesso, con tutti i passaggi che ci sono, i documenti arrivano all’ultimo momento anche per noi». E Allea non ci sta.

«Più rispetto»

Secondo il regolamento del consiglio comunale, i documenti che riguardano i temi da discutere devono essere consegnati almeno tre giorni prima. Sì, ma se si parla di tomi da 120 pagine la situazione si complica. Ed è proprio quello che sostiene Allea. «Questo non esclude che possano inviarci il materiale un po’ prima, non necessariamente all’ultimo momento», specifica Manica. «La maggioranza fa tutto da sola. Noi non siamo messi nella condizione di partecipare in maniera costruttiva». Una condizione aggravata dal fatto che i funzionari degli uffici comunali, come moltissimi  lavoratori costretti allo smart working, «non sono raggiungibili per avere un confronto». Sono questi i motivi che hanno spinto Manica e il suo gruppo a prendere le distanze dalle votazioni: «Si tratta di un segno di protesta. Magari avremo più rispetto in futuro».

L’uomo solo al comando

Di fronte alla posizione assunta da Allea, che rimarca al sindaco di aver lamentato gli stessi disagi quando era in minoranza, arriva la replica. È proprio Paladini Molgora a prendere le sue difese: «Io stesso ho scoperto che spesso i documenti arrivano all’ultimo anche a noi, a causa di tutti i passaggi che si devono fare». Colpa della burocrazia, quindi. Che si sa, ha i suoi difetti, ma Allea non si trova del tutto convinta. «Questa è una risposta infantile», puntualizza tagliente Manica. «Proprio lui chiedeva una democrazia partecipata, ma qui di democratico c’è davvero poco. Anzi, è proprio il tipico atteggiamento dell’uomo solo al comando, che tira i fili dell’amministrazione. Ma noi siamo esseri pensanti e non alziamo la mano a richiesta».

Angera, Allea: «Sulla Canottieri il sindaco o prende in giro la stampa o se stesso»

angera allea lascia aula – MALPENSA24