Arsago, Martinelli: «Ok il libro dei sogni, ora vorremmo leggere quello dei fatti»

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ARSAGO SEPRIO – «Il libro dei sogni lo avete già presentato e riproposto in più occasioni, ma noi e gli arsaghesi vorremo leggere il libro dei fatti». Queste le parole del capogruppo di minoranza ad Arsago Seprio, Giovanni Martinelli. Ieri sera, 28 gennaio, in consiglio comunale è stato presentato dall’assessore alla partita, Roberta Mantovan, il bilancio di previsione del prossimo triennio. Fra le ipotesi di spesa e le possibili entrate, l’opposizione ha colto l’occasione per presentare alcune «osservazioni costruttive», sugli obiettivi in tema di opere pubbliche posti dalla giunta guidata dal sindaco Fabio Montagnoli da qui al 2023. Senza dimenticare le molte difficoltà causate dall’emergenza sanitaria. Apertura e condivisione sono stati ribaditi, ma si è parlato anche di «priorità». Così Martinelli: «Nei prossimi anni vorremmo vedere interventi che creino sviluppo, novità e crescita del paese: azioni concrete e realizzabili». Il primo a replicare è stato il primo cittadino: «Nel nostro piccolo cerchiamo di fare tanto».

«Il libro dei fatti»

La crisi Covid, si sa, genera la sua dose di intoppi. Tanto che «riconosciamo l’impegno sugli interventi relativi alle sistemazioni e alle ristrutturazioni delle aree e degli immobili pubblici», ha ammesso Martinelli. Ma ha anche sottolineato la volontà di vedere «opere realizzabili previste per migliorare Arsago». Fra tutte la richiesta di «più sostegno alle aziende, qui dove le piccole realtà facevano fatica anche prima». Con idee volte al «rilancio del commercio di vicinato e del mercato». Un modo per specificare che «non basta il sostegno che arriva ogni anno dallo Stato o da Regione». E proprio le conseguenze al Covid hanno spinto a ribadire quelle che dovrebbero essere le «priorità: prima di ogni ristrutturazione, di ogni costruzione e di ogni strada». Sì, perché «va bene la manutenzione, ma la pandemia deve farci tutelare la persona da ogni punto di vista». Ha concluso parlando di quello che Mantovan aveva definito «il libro dei sogni», ovvero il Dup con tutte le opere che l’amministrazione ha intenzione di portare a termine entro il 2023. «Noi e gli arsaghesi vorremo leggere il libro dei fatti, anche pochi, anche piccoli. Ma reali e realizzabili. Altrimenti se ci limitiamo a sognare grandi opere e a sperare in aiuti che probabilmente non arriveranno mai, temiamo che poco alla volta il paese possa regredire fino a spegnersi».

Investire sull’efficientamento

Dal fronte della maggioranza ha preso parola il sindaco: «Nel nostro piccolo cerchiamo di fare tanto, con investimenti nelle scuole, oltre a quelli che abbiamo fatto e che sono in atto». Fra le intenzioni dell’amministrazione ci sono anche grandi progetti, soprattutto due maxi-obiettivi come la tangenziale Arsago-Somma Lombardo e l’ampliamento della scuola Aldo Moro. Non è sicuro che possano essere raggiungibili, ma sono due risultati che Arsago punta a realizzare da anni. Provarci non costa nulla, mentre arrendersi è perdere in partenza. Così come ci sono opere di altro genere, in particolare legate all’efficientamento energetico delle strutture. E un motivo c’è, come ha spiegato Montagnoli: «Ci siamo impegnati a cercare risorse, che spesso arrivano dall’alto. Sia lo Stato che Regione, oggi, offrono molti incentivi sull’aspetto energetico e sulla possibilità di risparmiare in questo modo». Come sottolineato poi dal vicesindaco Pierluigi Fossen, parlando della possibilità di garantire vantaggi alle casse comunali: «Investendo sull’efficientamento – termico, energetico o elettrico – diminuiamo i costi di spesa. In questo modo possiamo utilizzare più soldi per tutto ciò che pensiamo sia necessario». In sostanza, «liberiamo delle risorse». Così Mantovan: «Abbiamo già iniziato a revisionare dei contratti per vedere dove ci sono sprechi, in modo da ridurre consumi e costi. Speriamo quindi di riuscire a dare anche supporto alle nostre aziende e alle piccole realtà che quest’anno hanno sofferto molto».

Lavoro di squadra

Al di là del naturale confronto democratico tra maggioranza e opposizione, non è mancata comunque da entrambi gli schieramenti la volontà di collaborare. «Non chiudiamo la porta a nessuno», ha specificato Montagnoli. «Come ho già detto in passato sono il sindaco di tutti, pronto a lavorare sia con la maggioranza che con la minoranza». Una richiesta di condivisione accolta, per guardare ai prossimi mesi: «Un paese piccolo ha bisogno di tutti. Lo scopo è ottenere il meglio per i nostri ragazzi, che sono il futuro, investendo sulle scuole e sui servizi sociali, che quest’anno sono stati fondamentali per superare le difficoltà».

I sogni di Arsago? La tangenziale e l’ampliamento della scuola

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