Il futuro assessore Mariani: «Le diatribe non mi riguardano. Sono qui per lavorare»

giorgio mariani palaghiaccio

BUSTO ARSIZIO – Pedalare. Perché da settembre ci sarà da correre. Ma anche perché Giorgio Mariani, l’uomo che la Lega di Busto ha scelto per guidare l’Urbanistica, oggi ha unito un dilettevole giro in bici, all’utile. E ha fatto un tour delle grandi opere di Busto e  per ognuna un veloce sopralluogo. In tutti i punti nevralgici della città e che toccano l’assessorato all’Urbanistica che dovrà guidare.

I punti strategici della città e dell’Urbanistica

Palaghiaccio, ospedale unico, area della Mizar, area delle Nord e centro storico. Mariani li ha messi tutti in fila. «Diciamo che ho iniziato a studiare – dice Mariani – nel senso che ho deciso di dedicare un po’ di tempo del mio giro in bici per iniziare a rendermi conti dal vivo dei punti delle città interessati da progetti importanti». Una serie di sopralluoghi rapidi giusto per farsi un’idea di quanto ci sarà da fare. «Tanto – continua Mariani – e sono pronto. La Lega mi ha chiamato e affidato una sfida complessa e affascinante. Basti pensare che circa vent’anni fa ho avuto modo di lavorare al primo piano delle Nord, ora me lo ritroverò tra le mani per forza di cose completamente diverso».

Giorgio Mariani MIzar

Chiamato per lavorare

Mariani, militante nella sezione della Lega di Varese, vicino ad Andrea Gambini e iscritto all’associazione Terra Insubre, sale su un treno in corsa. Dove, soprattutto negli ultimi tre mesi, non sono mancati frizioni, litigi, polemiche e sgambetti. Ma l’assessore all’Urbanistica per ora solo indicato dalla Lega e non ancora nominato dal sindaco Emanuele Antonelli, ha le idee ben chiare: «Tutto quello che è accaduto non mi interessa e non mi ha riguardato. La Lega ha chiesto la mia disponibilità solo qualche ora fa con l’obiettivo di guidare l’urbanistica e lavorare. E su queste basi ho accettato. Sono fuori da tutte le diatribe. Per me tutto quanto accaduto fino all’altro giorno fa parte di un passato in cui io non c’ero. La programmazione e lo sviluppo della città sono le uniche cose che mi interessano».

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