ASST Valle Olona: 2,8 milioni ai gettonisti. La DG: «Ora al lavoro per trovare medici»

Il padiglione polichirurgico dell'ospedale di Busto Arsizio

BUSTO ARSIZIO – È ASST Valle Olona una delle aziende sanitarie lombarde che ha fatto maggiormente ricorso alle cooperative dei medici “gettonisti”: oltre 2,8 milioni di euro per più di 300 turni. Lo ha rivelato ieri sera, 11 marzo, su Raitre Presa Diretta”, la trasmissione d’inchiesta di Riccardo Iacona dedicata alla sanità pubblica in crisi. Ma dopo lo stop ai “gettonisti” imposto dall’assessore regionale al welfare Guido Bertolaso, la nuova “squadra di governo” di ASST Valle Olona, guidata da Daniela Bianchi, è al lavoro per risolvere il problema: «Pediatria e Pronto Soccorso sono a posto, ora mancano Cardiologia e Anestesia, dove il contratto con le cooperative scade il prossimo 29 maggio».

Il dato choc

A far emergere il dato del boom dei “gettonisti” negli ospedali di Busto Arsizio, Gallarate e Saronno, intervistato dagli inviati di Presa Diretta, è stato Stefano Magnone, segretario di ANAAO Lombardia (l’associazione sindacale più rappresentativa della dirigenza medica e sanitaria): «2 milioni e 878mila euro per 300 e passa turni di cooperativa, un numero enorme». Insieme alle ASST di Bergamo Est e Mantova una delle aziende più toccate dal fenomeno, deflagrato negli ultimi cinque anni soprattutto in Lombardia («con un esercito di 1400 professionisti di corsia»), fino a che Bertolaso non ne ha decretato lo stop.

LA PUNTATA DI PRESA DIRETTA (si parla di ASST Valle Olona dal minuto 26:40)

Le risposte di ASST Valle Olona

Insediata da inizio 2024, la neo-DG di ASST Valle Olona Daniela Bianchi (nella foto) si è trovata a dover fare fronte alla transizione dal sistema delle cooperative alla nuova “legge” instaurata dall’assessore Bertolaso. «I contratti vanno a scadenza e non saranno né rinnovati né riproposti – chiarisce la dottoressa Bianchi – stiamo cercando di internalizzare il personale, pur con molte difficoltà, con le modalità consentite. Vale a dire, liberi professionisti, concorsi e convenzioni, come quella con il Policlinico per la pediatria». La DG condivide la linea dura di Bertolaso: «Il mercato era drogato e la presenza delle cooperative comportava molti aspetti negativi».

Il quadro della situazione

Sono quattro in particolare i reparti in cui ASST Valle Olona, con la precedente gestione del DG Eugenio Porfido, ha fatto ricorso alle cooperative dei professionisti a gettone. Pediatria, appunto, ma anche Pronto Soccorso, Cardiologia e Anestesia-Rianimazione. Per la pediatria siamo riusciti a coprire i turni, e anche per il Pronto Soccorso dovremmo essere a posto con il reclutamento di Areu, grazie ai liberi professionisti e agli specializzandi che si occuperanno dei codici minori, che rappresentano il 70% degli accessi ai reparti di emergenza e urgenza – il quadro della situazione delineato da Daniela Bianchi – ora la sfida sono i cardiologi e gli anestesisti, con il contratto con le cooperative che scade il 29 maggio». I gettonisti rimarranno al lavoro fino a scadenza. «Abbiamo pubblicato i bandi e speriamo di avere le risposte che ci servono».

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