Asst Valle Olona, avanti col nuovo ospedale garantendo le cure migliori

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La direzione strategica dell’Asst Valle Olona: John Tremamondo, Stefania Stigliano, Daniela Bianchi, Stefano Schieppati

BUSTO ARSIZIO – Da poco più di un mese al timone dell’Asst Valle Olona, il direttore generale Daniela Bianchi fa il punto delle cosiddette criticità da affrontare e risolvere. Non proprio una passeggiata, per lei e per gli altri componenti della direzione strategica, i tre manager che da metà gennaio l’affiancano negli uffici di piazzale Solaro a Busto Arsizio, il direttore sanitario Stefano Schieppati, il direttore sociosanitario John Tremamondo e l’amministrativo Stefania Stigliano.

Ecco la premessa della dottoressa Bianchi, che sembra proprio una velata risposta a certe perplessità delle ultime settimane: “C’è chi sostiene che ci vogliono mesi per capire il contesto in cui ci troviamo. Ritengo invece che abbiamo già ben chiaro i riferimenti dell’Asst che siamo chiamati a gestire, ne conosciamo i problemi e le potenzialità. Non abbiamo perso tempo: lavoriamo per affrontare e risolvere le questioni aperte e per migliorare tutto il resto”.

A che cosa si riferisce?
“In primis c’è la realizzazione dell’ospedale unico. Entro marzo assegneremo la progettazione preliminare delle nuova struttura. Stiamo rispettando il cronoprogramma, così che entro il 2030 il nosocomio di Busto e Gallarate potrà essere operativo. Una ragione in più per rendere attrattiva per tutti, professionisti e utenti, l’offerta curativa”.

Nel frattempo coesistono due ospedali: un problema di gestione in più, un motivo di preoccupazioni e di polemiche.
“Credo che tutti ora possono rasserenarsi: la firma dell’accordo di programma garantisce che il nuovo ospedale si farà”.

Sì, ma i due ospedali da qui al 2030?
Risponde Stefano Schieppati: “Manterranno la loro dignità, non abbiamo alcuna intenzione di depotenziarli. Il Circolo di Busto e il Sant’Antonio Abate di Gallarate continueranno a convivere. Così come stiamo potenziando l’ospedale di Saronno, che continuerà ad esistere. Poi è ovvio che non possiamo introdurre specialità che mai ci sono state, non possiamo inventarle”.

Case di comunità: a che punto è il loro avvio nel territorio di competenza?
Risponde il direttore sociosanitario Tremamondo: “Ne sono previste undici. Otto sono già attive. Qui i cittadini trovano le prime risposte alle loro richieste. Ci stiamo strutturando per ampliare e migliorare la medicina sul territorio, soprattutto in relazione alla presa in carico dei pazienti cronici. Parliamo di telemedicina e di sorveglianza domiciliare”.

Personale in organico per le case di comunità?
“Abbiamo le strutture e abbiamo il personale. Di più, abbiamo anche le idee” avverte John Tremamondo.

Dottor Tremamondo, come sono oggi i rapporti con i sindaci e con i medici di base?
“Abbiamo già svolto una serie di incontri, e continueremo sia con i primi cittadini sia con i medici di prossimità. Questi ultimi sono fondamentali, gestiscono i pazienti cronici e fragili e saranno decisivi per la gestione dell’ospedale di comunità. La medicina territoriale è tra le nostre priorità, per questo riteniamo fondamentale la massima apertura al dialogo”.

Appunto, l’ospedale di comunità.
“A Somma Lombardo sono ora attivi dieci posti letto. Con i lavori di riqualificazione contiamo di arrivare a quaranta. Un intervento sul Bellini che affrontiamo in stretta collaborazione con il Comune e con il sindaco Stefano Bellaria”.

La carenza di medici e paramedici negli ospedali si farà più pesante con il divieto della Regione di rivolgersi ai gettonisti. Come si risolve il problema?
Di nuovo Daniela Bianchi: “Troveremo liberi professionisti, come indicano i bandi Areu, e come abbiamo predisposto con nostri bandi. Stiamo facendo il possibile per una questione fondamentale per l’organizzazione degli ospedali che fanno riferimento a Busto, Gallarate, Saronno e Somma Lombardo. Lavoriamo anche sull’attrattività ai vari livelli, non solo perché la nostra Asst rimane tra le più importanti della Lombardia”.

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Il dg Daniela Bianchi e l’editore di Malpensa24 Fabrizio Iseni
busto asst ospedale bianchi – MALPENSA24