Ats Insubria: scendono i contagi Covid, ma resta alta l’attenzione sulle scuole

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VARESE – Cala, lentamente, la curva dei contagi in provincia di Varese, ma resta alta l’attenzione sulle scuole. Con la riapertura, infatti, i numeri legati a quarantena e isolamento preventivo sono aumentati. «Anche se – ha spiegato il direttore sanitario di Ats Insubria Giuseppe Catanoso – a oggi possiamo dire che le misure di prevenzione messe a punto dal tavolo tecnico della prefettura si stanno dimostrando efficaci».

Numeri in calo ma attenzione alle scuole

Il punto settimanale di Ats Insubria, sulla situazione pandemica, fissato oggi (giovedì 4 febbraio) alla luce dei dati degli ultimi sette giorni segna un calo dei contagi. «Una buona notizia – ha spiegato Catanoso – poiché nella scorsa settimana, invece, la discesa si era di fatto arrestata destando più di una preoccupazione». Ma l’imperativo è non abbassare la guardia, soprattutto sulle scuole secondarie. «Qui invece abbiamo numeri in crescita. Non tanto sui casi positivi, quanto su quarantena e isolamento preventivo. Che questa settimana hanno interessato 84 alunni e 22 operatori scolastici in isolamento. Un aumento sicuramente, ma solo una settimana fa la preoccupazione era più alta».

Le varianti

A Varese sono stati individuati i primi casi delle varianti brasiliana e sudafricana. Rispetto ai quali si è intervenuti con tempestività, «sia in fase di screening, sia nell’adottare le contromisure utili a evitare diffusione dei contagi e possibili focolai. Per quanto riguarda la variante brasiliana al momento siamo all’unico caso registrato qualche giorno fa».

In attesa di Bertolaso

L’altro fronte aperto è quello dei vaccini e del piano vaccinale di massa. Qui tutto (o quasi tutto) ruota attorno alle forniture e alle tipologie di vaccino che verranno destinate ai territori di competenza di Ats. Al momento, come hanno spiegato i direttori dei vari dipartimenti coinvolti sulla partita, la Fase 1 bis (che interesserà dentisti, medici libera professioni, centri diurni, sanitari militare, liberi professionisti) della campagna vaccinale dovrebbe partire attorno al 10 febbraio. «E – ha puntualizzato Catanoso – dovrà essere calibrata calcolando vaccinazione e richiamo. Dettaglio non di poco conto». A fine febbraio poi potrebbero venir vaccinati gli over 80, e anche qui sarà fondamentale capire quali saranno i tipi di vaccino a disposizione, poiché ognuno ha determinate e differenti indicazioni di utilizzo.

Giorni di stallo anche per quanto riguarda il piano vaccinale sotto il profilo della logistica. Ats ha già pronto (è stato presentato settimana scorsa) lo schema che vede quale hub di riferimento provinciale il Terminal 2 di Malpensa. Documento che è stato inviato a Regione Lombardia per l’approvazione. Dove da qualche giorno sta lavorando in qualità di coordinatore regionale Guido Bertolaso, che «dovrebbe dare tutta una serie di indicazioni. Che stiamo attendendo per capire come muoverci».

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